Helidon Xhixha celebra l'acqua e la luce di Venezia, mentre una scultura di 700 chili fluttua sulla laguna

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Di origine albanese Helidon Xhixha si è specializzato in sculture in acciaio inossidabile, specchiate, molto pesanti, ma lavorate in modo da apparire lievi. Come onde o neve. E capaci di fondersi con l’ambiente circostante.

A Venezia, dove l’acqua della laguna e il cielo, a tratti, prevalgono sull’architettura, giocando con la luce in modo particolare, le solide opere di Xhixha si fanno ancora più cangianti e dinamiche. Così il progetto “Luce, la Rinascita di Venezia” curato da Michele Bonuomo e Klodian Dedja per Imago Art Gallery di Lugano e dedicato a Helidon Xhixha, è stato realizzato proprio nella Serenissima. Dove l’artista aveva già collocato una sua opera in occasione della 56a Biennale di Venezia (e non solo). Si chiamava “Iceberg” e ha fluttuato sulla laguna per tutta l’estate del 2015.

Un lavoro che pesa 700 chili e che, insieme ad altre sei sculture (“Cattedrale d’acciaio”, “Roccia Marina”, “Riflesso Lunare”, “Getto di Luce”, “Ordine e Caos”, “Satellite”), è stata installata alle Tese dell’Arsenale. E’ l’unica che si fa trasportare dolcemente dall’acqua (richiamando alla mente i cambiamenti climatici) ma come le altre riflette, moltiplica e distorce ciò che le stà intorno. Diventando un momumento al pesaggio ma oprattutto alla luce. Mobile eppure fermo, camalontico eppure immutabile.

Ho sempre cercato di plasmare le mie opere attraverso la luce – ha commentato l’artista – Ho scelto Venezia perché le mie creazioni riescono a riflettere la grande bellezza di questa città. Sono realizzate in acciaio, e nei tempi bui in cui abbiamo bisogno della luce in questo periodo di incertezza, l’arte ha sempre avuto un ruolo importante. Io vorrei raccontare, attraverso la luce riflessa nelle mie opere, la rinascita di Venezia”.

Con il patrocinio del Comune di Venezia, la collaborazione di Vela Spa e con il coordinamento organizzativo di Sinergia Srl, “Luce, la Rinascita di Venezia” si potrà visitare gratuitamente fino al 13 dicembre 2020. Helidon Xhixha, oltre al sito internet ha un account instagram che su cui pubblica le foto del suo lavoro in tempo reale.

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

Helidon Xhixha Credits: Cinzia Lorenzon/Sinergia

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La Hula-Hop Girl di Nottingham è ufficialmente l'ultimo murale di Banksy. Ed è gia stato vandalizzato due volte

Images by BBC. Via Designboom

Images by BBC. Via Designboom

Giovedì della settimana scorsa (15 ottobre 2020) in Ilkeston Road, a Nottingham, ha fatto la sua comparsa un murale sospetto. Rappresenta una ragazzina impegnata a ballare, usando una ruota di bicicletta come fosse un hula-hop..

Subito chiamato “Hula-Hop Girl”, il murale, sembrava essere di Banksy. Ma gli esperti si sono detti scettici. L’opera non faceva esplicitamente riferimento a un tema d’attualità e poi la rappresentazione pareva abbozzata (le braccia e le gambe della ragazza, in particolare, era meno curate che in precedenza)

La querelle, tuttavia. è durata poco. Già sabato (17 ottobre), Banksy ha autenticato l’opera, pubblicandola sul suo account Instagram.

Il Comune di Nottingham, nel dubbio, già prima della conferma del famoso street artist, aveva coperto “Hula-Hop Girl” con un schermo in plexiglass. E proprio questo previdente accorgimento gli ha permesso di salvarsi. Infatti, quando Banksy ha fatto ufficialmente entrare la ragazza di Nottingham nell’elenco dei suoi lavori, il murale era già stato vandalizzato due volte.

Il motivo per cui il writer abbia scelto proprio Nottingham come sfondo del suo ultimo murale, è poco chiaro. Forse voleva fare riferimento a una nota fabbrica di biciclette di quella zona, ma di certo non aveva dimenticato che Nottingham è una delle città del Regnno Unito più colpite dal coronavirus.

L'esperto di Banksy, il prof. Paul Gough, della Arts University di Bournemouth (tra quelli che prima non credevano nell'originalità dell'opera), ha detto a BBC: "Forse il messaggio è questo: siamo in tempi difficili, cerchiamo di sfruttarli al meglio e di tirare fuori un po' di divertimento anche da qualcosa di rotto".

Banksy ha dedicato diverse opere all’emergenza sanitaria (per esempio questa), concentrando e dedicando il lavoro soprattutto al suo paese (il Regno Unito). Per vedere altre immagini di “Hula-Hop Girl”, e non solo, sbircia l’account instagram dell’artista.

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Dall'archivio del Moma spunta il treno volante di Wuppertal in un film "hd" del 1902

Il Moma (Museum of Modern Art di New York) ha un vasto archivio di materiale non esposto. C’è anche il breve film “The Flying Train” (“Il Treno Volante”), girato nel 1902, durante il primo anno di attività della ferrovia sospesa di Wuppertal, in Germania. Il filmato può sorprendere per quanto il treno sembri avveniristico e per la definizione delle immagini.

“The Flying Train”, infatti, venne realizzato con una pellicola di 68 millimetri, capace di catturare i fotogrammi in modo nitido, a differenza delle più diffuse 16 o 35 millimetri. Anzi, all’inizio, i curatori del Moma pensavano si trattasse di una 70 millimetri, tanto è facile distinguere i particolari dei paesi, della campagna tedesca e persino dei passanti.

"Formati come il 68mm di Biograph e il Grandeur da 70mm di Fox- spiegano gli esperti del Moma- sono di particolare interesse per i ricercatori che visitano il Film Study Center perché l'ampia area dell'immagine offre una nitidezza visiva e una qualità straordinarie, soprattutto se confrontata con i supporti standard"

La ferrovia sospesa di Wuppertal è in funzione ancora adesso, si chiama Wuppertaler Schwebebahn (letteralmente "ferrovia sospesa di Wuppertal") e fa servizio metropolitano. Inaugurata nel 1901, è una delle poche ancora in funzione, insieme ad altre 3 in Germania, 3 in Giappone e una negli Stati Uniti.

Il Moma ha pubbicato “The Flying Train” sul suo account YouTube quest’estate, contemporaneamente ad altro materiale video decisamene degno di nota.

L’abile appassionato Denis Shiryaev  ha rallentato e aggiunto colore al video, in una versione di 4k da sbirciare, per essere sicuri di non essersi persi niente del delicato paesaggio, cattuarato sul nascere del secolo scorso.

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