I Musei in Quarantena si fanno prendere dalla febbre dell' Horror. E condividono i loro oggetti più inquietanti

A sinistra immagine condivisa da GR Public Museum, a destra da Ota Memorial Museum of Art

A sinistra immagine condivisa da GR Public Museum, a destra da Ota Memorial Museum of Art

Si chiama #CreepiestObject e sta avendo un successone. Ci sono clown sinistri almeno quanto quelli di Stephen King, creature mostruose e giocattoli da brivido. E’ la sfida social tra musei più pazza del mondo. Anzi la più inquietante.

A lanciare il guanto è stato lo Yorkshire Museum su Twitter, con una crocchia di capelli con tanto di forcine appartenuta a una donna romana vissuta nel III o IV secolo. Il reperto proveniva da un luogo di sepoltura e i curatori inglesi si sono rivolti ai colleghi con un belligerante: “Puoi batterlo?” Le risposte sono arrivate da ogni parte del mondo (anche se prevalentemente hanno partecipato musei del Regno Unito, statunitensi, canadesi e giapponesi). Ne è venuto fuori di tutto: bambole rotte o perfettamente conservate ma capaci di far battere i denti solo a guardarle, fotografie color seppia all’altezza di una di quelle incorniciate all’Overlook Hotel di Shining, strani mostri giapponesi che divorano le donne cominciando dai capelli. C’è persino un giocattolo per bambini che, a detta dei curaturi, se ne va in giro da solo appena lo staff del museo gira l’angolo.

E una serie quasi illimitata di mummie, animali tassidermizzati e altri reperti decisamente inadatti ai deboli di stomaco. Oltre naturalmente alla maschera del medico della peste.

La sfida a condividere gli oggetti più inquietanti fa parte di #CURATORBATTLE, hashtag a cui fanno capo una serie di competizioni social che hanno permesso ai musei di mantenere il rapporto con il pubblico durante il lockdown. L’inziativa è simile a quella in cui le persone venivano invitate dal Getty a riprodurre fotograficamente un capolavoro con ciò che trovavano per casa.

Ma la passione dei curatori per il genere horror non finisce con #CreepiestObject . In Canada, il direttore dell’Audain Art Museum di Whistler, con l’iniziativa After Dark, ha condotto i followers nelle sale buie del museo armato soltando di una torcia elettrica. Mentre i russi di Garage hanno girato dei brevi video horror (riprese in prima persona, musica a tema. movimenti sospetti nell’oscurità) all’esterno del museo di notte per poi pubblicarli su Tik Tok. (via Hyperallergic)

"...questi sono modelli fatti a mano di figure che giocano a carte e di minatori d'oro che tirano in superficie pepite d'oro. MA le figure sono fatte con le zampe e gli artigli del granchio ... Tipici vittoriani, adoravano le cose strane / inquietan…

"...questi sono modelli fatti a mano di figure che giocano a carte e di minatori d'oro che tirano in superficie pepite d'oro. MA le figure sono fatte con le zampe e gli artigli del granchio ... Tipici vittoriani, adoravano le cose strane / inquietanti. #CreepiestObject ”- Museo del castello di York

"Presentiamo questa foto dal nostro archivio di una "banda di clown" degli anni '20. Questa foto era negli album del capitano dei Great Lakes Edward Carus. Gli album sono stati donati al museo nel 1981." WI Maritime Museum

"Presentiamo questa foto dal nostro archivio di una "banda di clown" degli anni '20. Questa foto era negli album del capitano dei Great Lakes Edward Carus. Gli album sono stati donati al museo nel 1981." WI Maritime Museum

"...Che cos'è? Solo un giocattolo per bambini maledetti che abbiamo trovato all'interno delle mura di un palazzo di 155 anni. Lo chiamiamo "Wheelie" - E SI SPOSTA DA SOLO: il personale lo mette in un posto e più tardi lo trova in un altro posto"... …

"...Che cos'è? Solo un giocattolo per bambini maledetti che abbiamo trovato all'interno delle mura di un palazzo di 155 anni. Lo chiamiamo "Wheelie" - E SI SPOSTA DA SOLO: il personale lo mette in un posto e più tardi lo trova in un altro posto"... #Creepiestobject ”- PEI Museum