Palazzo Strozzi di Firenze| Tomás Saraceno, a piedi nudi nell' "Aria"

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Si comincia con degli oggetti volanti ancorati in un cortile quattrocentesco, e poi ovviamente ragnatele, tridimensionali e solide come palazzi in miniatura o delicate e pronte a vibrare come fossero vive. Per proseguire con suoni, luci, bolle di sapone, costellazioni, giardini fluttuanti e palloncini che disegnano da soli (ragnatele) con l’inquinamento di Mumbai. Tomás Saraceno a Firenze è visionario e spettacolare!

La mostra “Tomás Saraceno: Aria” (ne ho parlato anche qui) che inaugura domani a Palazzo Strozzi (Firenze) conferma le aspettative. Presentata come il più grande progetto italiano dell’artista di origine argentina, non è enorme ma fluida e carica di significati. Densa di installazioni spettacolari e complesse dove la capacità dell’arte di creare dei mondi si sposa con quella della scienza di dargli struttura. E, almeno in quest’occasione, incontra la Storia, la Filosofia e la Letteratura.

"Trovo calzante il paragone con Calvino -dice Tomás Saraceno- Ho amato Il barone rampante […]: un inno all’assenza di gravità, in un certo senso."

Ci sono opere già presentate in italia come le carte per l’Aracnomanzia o le forme irregolari che ricordano i poliedri di Weaire‐Phelan senza dimenticare le onnipresenti ragnatele della serie Spider/Web. Ma anche lavori inediti come Thermodynamic Constellation (realizzata per il corile di Palazzo Strozzi). E tutte sembrano fatte per stare insieme alle altre, come parti diverse di uno stesso corpo armonico.

L’arte di Tomás Saraceno ci fa riflettere su problemi e sfide caratteristici della nostra era l’Antropocene, divenuti sempre più urgenti, come l’inquinamento, i cambiamenti climatici, la sostenibilità, il superamento di barriere geografiche e sociali- afferma Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra.- A Palazzo Strozzi la ricerca artistica di Tomás, che con la sua visione aperta e interconnessa schiude mondi utopici e allo stesso tempo reali, viene ulteriormente amplificata di senso e resa esteticamente unica dal confronto con il nostro edificio, simbolo dell’Umanesimo.

La mostra è divisa in nove stanze. Alcune sono illuminate mentre altre costringono il visitatore a muoversi lento e circospetto nell’oscurità. Ad ognuna delle prime otto è associata una delle carte per l’araconomanzia (inventate da Saraceno ispirandosi ai tarocchi e allo nggám, o divinazione attraverso i ragni, praticata dalle tribù Mambila di Camerun e Nigeria). Mentre nell’ultima sono esposte le carte vere e proprie.

Per questo nel ricco calendario di eventi collaterali compare la possibilità di farsi leggere il futuro (a chi non si troverà a visitare la mostra durante queste sessioni di aracno-divinazione verrà in aiuto l’app sviluppata dall’artista Aracnomancy) Tra le altre iniziative che si affiancano alla mostra c’è la possibilità lasciare i vecchi sacchetti di plastica (verranno usati per una scultura volante). E corsi per impare a usare il kit di volo fai da te di Aerocene.

Domani al Cinema Odeon di Firenze, infine, l’artista e altri ospiti parleranno del volo da record di Salinas Grandes.

“Tomás Saraceno: Aria” (ne parleremo ancora in seguito) proseguirà fino al 19 luglio.

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. ® Photography by Studio Tomas Saraceno

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. ® Photography by Studio Tomas Saraceno

Tomás Saraceno, Aerographies, 2018 Installation view at ON AIR, carte blanche exhibition to Tomás Saraceno, Palais de Tokyo, Paris, 2018 Courtesy of the artist and Esther Schipper, Berlin © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2018

Tomás Saraceno, Aerographies, 2018 Installation view at ON AIR, carte blanche exhibition to Tomás Saraceno, Palais de Tokyo, Paris, 2018 Courtesy of the artist and Esther Schipper, Berlin © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2018

Tomás Saraceno, Webs of At‐tent(s)ion, 2018 Installation view at ON AIR, carte blanche exhibition to Tomás Saraceno, Palais de Tokyo, Paris, 2018. Courtesy of the artist and Esther Schipper, Berlin © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2018

Tomás Saraceno, Webs of At‐tent(s)ion, 2018 Installation view at ON AIR, carte blanche exhibition to Tomás Saraceno, Palais de Tokyo, Paris, 2018. Courtesy of the artist and Esther Schipper, Berlin © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2018

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, Webs of At‐tent(s)ion, 2018 Installation view at ON AIR, carte blanche exhibition to Tomás Saraceno, Palais de Tokyo, Paris, 2018 Courtesy of the artist and Esther Schipper, Berlin © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2018

Tomás Saraceno, Webs of At‐tent(s)ion, 2018 Installation view at ON AIR, carte blanche exhibition to Tomás Saraceno, Palais de Tokyo, Paris, 2018 Courtesy of the artist and Esther Schipper, Berlin © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2018

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. ® Photography by Studio Tomas Saraceno

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. ® Photography by Studio Tomas Saraceno

Tomás Saraceno, How to entangle the universe in a spider/ web? (detail), 2018 . Courtesy of the artist, Tanya Bonakdar Gallery, New York/Los Angeles © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2018

Tomás Saraceno, How to entangle the universe in a spider/ web? (detail), 2018 . Courtesy of the artist, Tanya Bonakdar Gallery, New York/Los Angeles © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2018

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, "Tomás Saraceno: ARIA", Palazzo Strozzi. Photography: ® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, Arachnomancy Cards, 2019 Card’s drawings and reinterpretation based on Duncan, W. (1949). Webs In The Wind. New York: The Ronald Press Company and Bristowe, W. S. (1958). The World of Spiders. London: Collins; Curtis, William, 1746‐1…

Tomás Saraceno, Arachnomancy Cards, 2019 Card’s drawings and reinterpretation based on Duncan, W. (1949). Webs In The Wind. New York: The Ronald Press Company and Bristowe, W. S. (1958). The World of Spiders. London: Collins; Curtis, William, 1746‐1799; Marbury, Elizabeth, 1856‐1933, donor; Vollrath, F. 1988. Untangling the spider’s web. Trends Ecol. Evol. 3(12): 331–335. Tomás Saraceno would like to thank the Arachnophilia archives and his Studio for their endless support in the conceptualization, design and making of these cards. As well thanks to the galleries for all their support: Andersen’s, Copenhagen; Ruth Benzacar, Buenos Aires, Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles, Pinksummer Contemporary Art, Genoa, Esther Schipper, Berlin. Download the Arachnomancy App to help you find other Spider/Web Pavilions and encounter their oracles, joining a collective exercise of mapping against extinction. For more information visit arachnophilia.net, a living archive of coexistences. Courtesy the artist © Photography by Studio Tomás Saraceno, 2019

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Museo Aero Solar, (2007‐ongoing) Left ‐ at Prato, Italy in 2009, with Alberto Pesavento, Tomás Saraceno, Janis Elko,Till Hergenhahn, Giovanni Giaretta, Marco, Alessandro, Manuel Scano, Michela Sacchetto, and Matteo Mascheroni.. Right ‐ Museo Aero So…

Museo Aero Solar, (2007‐ongoing) Left ‐ at Prato, Italy in 2009, with Alberto Pesavento, Tomás Saraceno, Janis Elko,Till Hergenhahn, Giovanni Giaretta, Marco, Alessandro, Manuel Scano, Michela Sacchetto, and Matteo Mascheroni.. Right ‐ Museo Aero Solar at Aerocene Festival, Olympiaberg in Munich, Germany in 2019 with Tomás Saraceno, Alice Lamperti, Roxanne Mackie, Erik Vogler, Charles Gonzalez, Camilla Berggren Lundell, Susanne Witzgall, Beate Engl, Erik , Bordeleau, Igor Mikloušic, Gwilym Faulkner, Debora Swistun.

Aerocene Tethered Flight, 24°08’54.4”S 65°15’54.8”W, Salinas Grandes, Jujuy, Argentina, 2017 With the support of CCK Buenos Aires. Courtesy the Aerocene Foundation and CCK Agency Photography by Studio Tomás Saraceno, 2017

Aerocene Tethered Flight, 24°08’54.4”S 65°15’54.8”W, Salinas Grandes, Jujuy, Argentina, 2017 With the support of CCK Buenos Aires. Courtesy the Aerocene Foundation and CCK Agency Photography by Studio Tomás Saraceno, 2017

La mongolfiera a energia solare di Tomás Saraceno batte sei record della World Air Sports Federation

All images © Tomás Saraceno

All images © Tomás Saraceno

La mongolfiera dell’artista di origini argentine Tomás Saraceno ha battuto ben sei record mondiali della Fédération Aéronautique Internationale - World Air Sports Federation (FAI) con un volo sopra le Salinas Grandes. Il pallone si è librato in cielo senza usare nient’altro che aria e sole.

Tomás Saraceno, che dopo la Biennale a fine settimana sarà protagonista dell’importante mostra Aria a Palazzo Strozzi di Firenze (dal 22 febbraio al 19 luglio 2020), con il progetto Fly with Aerocene Pacha ha messo a segno un punto importante verso l’obbiettivo di volare in modo ecosostenibile. La mongolfiera creata dallo Studio Tomás Saraceno (dove l’artista collabora con vari scienziati), infatti, si è alzata in volo a Salinas Grandes (Jujuy) in Argentina superando i record mondiali precedenti di altitudine, distanza e durata per uomini e donne della World Air Sports Federation. Il pallone Aerocene Pacha (il prototipo di un mezzo simile sarà al centro dell’installazione site-specific Thermodynamic Constellation) è diventato il primo al mondo a volare con a bordo un pilota . Alimentato soltanto dall’aria e dall’energia solare.

Decolleranno in un viaggio sempre sognato- scriveva l’artista in merito sul suo sito internet- volando liberi, sollevati solo dal sole e dall'aria, senza litio, pannelli solari, elio o combustibili fossili.”

Pilotato da Leticia Marques, Aerocene Pacha, servendosi del calore dell’aria accumulata all’interno del pallone, ha raggiunto un'altitudine di 272,1 metri e ha percorso 2,56 chilometri. Il volo più lungo è durato un'ora e 21 minuti. Per gonfiarlo il team di Saraceno ha usato un dispositivo a pedali.

La mongolfiera aerosolare è certificata ufficialmente come capace di sollevare un peso netto di oltre 250 kg e trasportare fino a due passeggeri.

Il progetto Fly with Aerocene Pacha, esposto come parte di Connect BTS (un'iniziativa artistica organizzata dalla South Korean boy band) è servito anche per protestare contro l’estrazione di litio nelle saline argentine. Infatti, sul pallone nero si leggeva chiaramente lo slogan "El agua y la vida valen más que el litio" (cioè "Acqua e vita valgono più del litio") e al lancio hanno partecipato anche le organizzazioni indigene. (via Hyperallergic)

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Dopo l'aggressione dei vandali il murale di San Valentino di Banksy è stato barricato

images courtesy of banksy

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Il murale di San Valentino di Banksy questa volta è durato solo due giorni. Già sabato, l’opera comparsa a Bristol, è stata vandalizzata. Per fortuna, il danno non è molto esteso e i proprietari della casa del quartiere di Barton Hill sperano di poterlo recuperare. Nel frattempo però, una tavola di legno copre l’immagine della ragazza con la fionda e delle barriere impediscono alle persone di avvicinarsi.

Il nuovo murale si era materializzato venerdì scorso sulla parete di un’abitazione privata. La conferma che si trattava di Banksy, era arrivata alla mezzanotte dello stesso giorno (giusto in tempo per celebrare San Valentino) attraverso l’account instagram del famoso street-artist. L’opera rappresenta una ragazza che lancia qualcosa con una fionda, ma il suo proiettile si trasforma in un esplosione di rose rosse. Si tratta insomma di un augurio per il giorno degli innamorati in quella che si ritiene essere la città natale dell’artista.

Ma la festa è durata poco. E sabato i vandali, armati di una bomboletta spray rosa, hanno scritto con mano malferma un’espressione volgare e tracciato alla bell’e meglio un cuore. Per farlo hanno dovuto rompere la protezione in plexiglass che già era stata applicata sulla figura dai proprietari dell’abitazione. Pare spendendo 250 sterline.(cira 300 euro) di tasca propria.

Il murale di San Valentino non è la prima opera di Banksy a Bristol (non è neppure la prima ad essere vandalizzata). Tuttavia ogni nuova rappresentazione del writer porta schiere di curiosi e ammiratori. Difficile approssimare stime per Naufrago Bambino a Venezia, soprattutto a biennale aperta, ma si calcola che il murale della città gallese di Port Talbot abbia avuto 20mila visite in più nell’arco di 3 settimane (prima di essere venduto per 100mila sterline).

La città e i propetari dei muri (e quindi dell’opera) ovviamente hanno manifestato il loro rammarico e sono corsi ai ripari. Coprendo l’immagine della ragazza con una tavola di legno e creando una barriera intorno alla parete (via varie fonti)

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1.4m Likes, 8,850 Comments - Banksy (@banksy) on Instagram