Prune Nourry ha fatto volare 888 frecce a Le Bon Marché di Parigi per combattere il cancro al seno

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Colpita da un cancro al seno a 31 anni, la giovane artista francese Prune Nourry, dalla sua residenza newyorkese è tornata a Parigi per un’importane mostra ai grandi magazzini Le Bon Marché. Con un installazione teatrale ed intima che celebra la forza delle donne afflitte dalla malattia.

L’esposizione si intitolava "L'amazone érogène'" e si è recentemente conclusa a Le Bon Marché. Prune Nourry, che ha dato corpo al suo lavoro con i più vari mezzi espressivi, qui è ritornata al suo primo amore: la scultura in legno. E, pur concentrandosi con una monumentale installazione nell’atrio dei grandi magazzini, ha invaso con altri interventi i maestosi ed eleganti gli spazi commerciali.

Dopo Ai Weiwei , Chiharu Shiota , Joana Vasconcelos e Leandro Erlich , Prune Nourry presenta la sua opera in questa cornice, ispirandosi al mito greco delle Amazzoni (che si tagliavano il seno destro per migliorare nel tiro con l’arco). La storia diventa anche una metafora della malattia dell’artista, in bilico tra voglia di vivere e senso di inadeguatezza. Così, nell’atrio, una nuvola di 888 frcce in legno e piume si apprestano a colpire un bersaglio enorme, che è anche un seno, e allo stesso tempo uno scudo. Su cui le venature del legno scintillano come ciccatrici.

"Nella morte c'è la vita!- ha spiegato Prune Nourry alla rivista online dei grandi magazzini- In questo bersaglio attaccato da centinaia di frecce, puoi vedere la malattia, così come la corsa dello sperma all'uovo. Quando ho avuto un cancro al seno e il mio chirurgo mi ha parlato delle varie opzioni per la chirurgia, quello che sembrava il più appropriato nel mio caso significava amputare la mia zona erogena, il seno e il capezzolo. Ringrazio il cielo - e l'evoluzione - per averne due! Come tante donne che hanno attraversato questo calvario, sono diventata un'amazzone.(...)"

Le frecce sono in vendita e, con il ricavato, l’artista finanzierà la distribuzione del suo nuovo libro “Aux amazones” (“Per le amazzoni”) alle donne che combattono contro il cancro al seno. Per ogni freccia venduta, 20 libri andranno gratuitamente ad altrettante amazzoni.

La mostra "L'amazone érogène” a Le Bon Marché di Parigi si è conclusa il 21 febbraio 2021. Prune Nourry, molto conosciuta anche per essere la moglie del noto street artist JR, ha una pagina Instagram ricca di immagini del suo lavoro e una Facebook, dove condivide anche le sue esperienze. (via Designboom)

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Galleria Continua apre una sede a Parigi e propone un nuovo modo di esporre l'Arte

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

Desing vintage, tratto dinamico ma riflessivo, con un tocco di teatralità ed emotività in più. La nuova sede parigina di Galleria Continua, inauguarta con la mostra collettiva “Truc à Faire” (curata dall’artista francese JR), è quasi una sfida al mondo dell’arte. Perchè con il suo modo innovativo di esporre ricorda, che ricominciare dopo il covid 19, è necessario, ma che forse non tutto sarà come prima.

Nata nel 1990 dal progetto di Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo, Galleria Continua, è diventata negli anni un punto di riferimento internazionale per l’arte contemporanea Oltre alle due sedi italiane è presente a: Beijing, Les Moulins, all’Avana e a San Paolo. Ma sin dall’inizio prende un altra via rispetto alle altre gallerie e esordisce negli spazi di un ex cinema a San Gimignano (Siena). In periferia e in un locale con la sua bella dose di personalità. Cioè due eresie per i canoni espositivi dell’epoca.

La sede parigina, tuttavia, disposta su due piani (in totale 800 metri quadr) all’angolo tra Rue du Temple e Rue Michel-le-Comte, a due passi dal Centre Pompidou, rompe le consuetudini espositive in spazi privati ancora più profondamente. La mostra “Truc à Faire”di JR è stata installata prima del restauro dell’ex negozio di pelletteria che occupava le stanze ora di Continua. E i lavori di ristrutturazione scandiranno il succedersi delle mostre. Nel frattempo la galleria, che ha già in vendita prodotti alimentari toscani e gadgets, si doterà di una caffetteria, uno store e una sala dedicata a incontri e talk.

Il progetto nasce dall’idea di creare uno spazio accogliente- hanno spiegato Mario Cristiani, Lorenzo Fiaschi e Maurizio Rigillo- un luogo conviviale, flessibile, inclusivo, accessibile a tutti, architettonicamente non omologato ai canoni del whitecube; un’officina di linguaggi contemporanei che coniughi arte, socialità e cultura. Un ambiente aperto alla multiculturalità dove persone con storie, risorse e interessi differenti possano incontrarsi anche semplicemente per leggere una rivista o per scambiare impressioni, esperienze, progettualità

“Truc a Faire” ("Qualcosa da fare”) piega questi principi, facendone una sorta di manifesto visivo, dove arte e architettura, cultura alta e cultura bassa, si fondono in un evento irripetibile, nel vero senso della parola. Le opere di JR, infatti, sono state studiate per ingannare l’occhio dello spettatore, creando un continuum tra imperfezioni e caratteristiche peculiari del design d’interni, e lavori dell’artista. Sottolineando come il mancato restauro possa essere un’opportunità e non un difetto della mostra. Stesso discorso per le altre opere che compongono la collettiva.

Uno spazio dove si vendono opere d’arte- ha spiegato JR- a metà tra una cattedrale e un supermercato, è un luogo dove ci si avvicina all’infinito e dove si acquistano oggetti di consumo. Sono abituato a lavorare con gallerie d’arte e anche a stare in strada e parlare con i passanti. Per questo nuovo spazio, ho voluto unire i due universi, creare un luogo abitato dall’arte dove veniamo a camminare, dove torniamo qualche settimana dopo per scoprire un nuovo universo, dove incontriamo opere di artisti di generazioni diverse, provenienti dai cinque continenti: da Ai Weiwei, a Daniel Buren, Anish Kapoor, Michelangelo Pistoletto e Pascale Marthine Tayou, solo per fare alcuni nomi. Vorrei che fosse uno spazio di discussione, incontro, sorprese, dove compriamo un libro che scopriamo essere firmato dal suo autore una volta aperto, dove possiamo prendere un buon caffè italiano inun ambiente in movimento, dove ci immergiamo nelle opere presenti

E già, perchè nella sede parigina di Continua sarà possibile trovare vai libri e cataloghi d’arte e alcuni di loro sono stati firmati dall’autore. Naturalmente non sarà possibile sapere quali.

“Truc à Faire” ha chiuso i battenti il 20 febbraio 2021. Per vedere altre immagini della mostra e della sede parigina di Galleria Continua si può seguire il suo account instagram. Mentre quello di JR permetterà a tutti di ammirare le sue opere d’arte pubblica in giro per il mondo.

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

2021Veduta esterna della sede di Galleria Continua Paris Courtesy: GALLERIA CONTINUA Photo by: Lorenzo Fiaschi

2021Veduta esterna della sede di Galleria Continua Paris Courtesy: GALLERIA CONTINUA Photo by: Lorenzo Fiaschi

“TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Lorenzo Fiaschi

“TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Lorenzo Fiaschi

LEFT Totem Cristal Pascale Marthine Tayo 2019 cristallo, materiali vari h192 x 42,5 x 40 cm RIGHT Totem Cristal Pascale Marthine Tayou 2019 cristallo, materiali vari h177 x 48,5 x 29 cm 2019 Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara …

LEFT Totem Cristal Pascale Marthine Tayo 2019 cristallo, materiali vari h192 x 42,5 x 40 cm RIGHT Totem Cristal Pascale Marthine Tayou 2019 cristallo, materiali vari h177 x 48,5 x 29 cm 2019 Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

“TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

“TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

Messa a nudo – E Michelangelo Pistoletto 2020 serigrafia su acciaio inox supermirror250 x 150 cm Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

Messa a nudo – E Michelangelo Pistoletto 2020 serigrafia su acciaio inox supermirror250 x 150 cm Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

2021 Pubblico in acquisto Photo by: Sara De Santis

2021 Pubblico in acquisto Photo by: Sara De Santis

2021 Pubblico in acquisto Photo by: Sara De Santis

2021 Pubblico in acquisto Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

Champignon Collection de Nuages Leandro Erlich 2018 vetro chiaro, stampa digitale con inchiostro ceramico, vetrina di legno, luci a led vetrina: 199,5 x 175 x 81 cm; vetri: 110 x 140 cm (9 lastre) Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by:…

Champignon Collection de Nuages Leandro Erlich 2018 vetro chiaro, stampa digitale con inchiostro ceramico, vetrina di legno, luci a led vetrina: 199,5 x 175 x 81 cm; vetri: 110 x 140 cm (9 lastre) Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

Independence disillusion Kader Attia 2014 pittura a olio 29,8 x 40 cm Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

Independence disillusion Kader Attia 2014 pittura a olio 29,8 x 40 cm Courtesy: the artist and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

TRUC À FAIRE” 2021 vedute della mostra Galleria Continua, Paris Courtesy: the artists and GALLERIA CONTINUA Photo by: Sara De Santis

Laurent Lebon with the work of JR To the point, 2021 stampa a getto d'inchiostro su carta da parati dimensioni site specific Courtesy: the artist and Galleria Continua Photo by: Lorenzo Fiaschi

Laurent Lebon with the work of JR To the point, 2021 stampa a getto d'inchiostro su carta da parati dimensioni site specific Courtesy: the artist and Galleria Continua Photo by: Lorenzo Fiaschi

#uffizidamangiare: Tutte le settimane un'opera delle Gallerie degli Uffizi ispira la ricetta di un cuoco famoso

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Le Gallerie degli Uffizi di Firenze hanno recentemente lanciato una capagna social molto interessante che unisce le pubblicità alle opere d’arte al marketing gastronomico e territoriale. Si intitola #uffizidamangiare (#uffizitoeat) e abbina pittura e cucina in una serie di viedeo che vengono pubblicati ogni domenica sulla pagina facebook del museo.

I brevi filmati mostrano un quadro conservato nelle Gallerie fiorentine e un cuoco conosciuto che, prendendo ispirazione dal soggetto rappresentato nell’opera, propone al pubblico un ricetta italiana. Più spesso toscana, ovviamente. Ma i video possono anche stupire, come è successo nel primo video in cui lo chef Fabio Picchi (Ristorante Cibrèo di Firenze) di fronte al dipinto della settimana “Ragazzo con cesto di pesce” di Giacomo Cerruti (pittore lombado del ‘700, detto il “Pitocchetto” per l’abitudine di ritrarre persone umili, cioè “pitocchi”), ha spiegato che il ragazzino non ha con se un aragosta ma una granceola. Che Picchi descrive così: “ La granceola è un crostaceo rosso bruno, un tipo di granchio che vive nei mari italiani, isole comprese. (...) Ma come si mangia la granceola? (...) Tutti i pesci, così come la spigola raffigurata nel dipinto, non vogliono troppi condimenti e vanno accompagnati in modo semplice. allora ci vuole solo una buona maionese fatta in casa! "

Nel secondo video della serie #uffizidamangiare (#uffizitoeat), invece, il macellaio Dario Cecchini di fronte a “Dispensa con botte, selvaggina, carni e vasellami” (1624) di jacopo Chimenti detto l’Empoli, cerca di rispondere alla domanda “Cosa si mangiava a Firenze nel ‘600?”. Secondo Cecchini la carne e propone la ricetta originale della fiorentina.

Per il terzo appuntamento, invece, la chef stellata Valeria Piccini (Ristorante Caino di Montemerano) propone un’elaborata ricetta di sevaggina ispirandosi a una natura morta di Jacopo Chimenti detto l'Empoli (1551–1640).

Domenica prossima (14 febbraio 2021) Marco Stabile, altro chef stellato (L’ora d’Aria a Firenze), prenderà, invece, spunto da ‘Peperoni e uva’ di Giorgio De Chirico.

#uffizidamangiare (#uffizitoeat) è una campagn social semplice ma efficace, che insieme a ricordare al pubblico le spledide opere conservate nelle Gallerie degli Uffizi di Firenze, gli fa sognare il terrotorio toscano, i vini e le delizie gastronomiche. Insomma una vacanza da prendersi appena un raggio di luce aprirà uno spiraglio in mezzo all’oscurità dell’epidemia. Tuttavia il progetto ha dei punti deboli. Per adesso non ha sottotitoli in lingue straniere, ma soprattutto la maggior parte dei prodotti tipici del territorio presentati, offendono la sensibilità di vegetariani e vegani. Che sono quasi il 7 per cento della sola popolazione italiana.

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