Le lumache protagoniste dei foto set anni '50 di Aleia Murawski e Sam Copeland

All images © Aleia Murawski and Sam Copeland

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La coppia di creativi statunitensi Aleia Murawski e Sam Copeland si è ritagliata uno spazio nel settore mettendo al centro delle loro storie degli attori, magari un po’ lenti ma dotati di un’indubbia simpatia: le lumache. Così i piccoli gasteropodi si ritrovano protagonisti di fotografie e video musicali dall’incerta collocazione temporale..

Aleia Murawski e Sam Copeland vivono nell’Illinois, lo stato delle praterie, conosciuto tra le altre cose per avere come capitale la Springfield in cui probabilmente sono ambientati i Simpson. Ed è proprio da questo connubio tra natura addomesticata e cultura pop che traggono linfa le loro divertenti creazioni. Cortometraggi e immagini nostalgiche, che ritraggono rassicuranti quartieri residenziali con prati curatissimi e case in colori pastello, o più recentemente motel e fast-food anni ‘50. Ambienti vintage costruiti con pazienza dagli autori a misura di lumaca.

Una volta collocate le piccole chiocciole sul set, spingerle ad interpretare la loro parte non è sempre facile e può richiedere molto tempo e pazienza. Tuttavia Murawski scrive sul suo account instagram che è proprio osservare come interagiscono con l’ambiente la parte del lavoro che preferisce. Per spingere le lumachine verso una meta gli autori nascondono piccole quantità di cibo dietro gli oggetti di scena, ma a volte il loro comportamento è imprevedibile. Nella foto con il fenicottero rosa (pubblicata qui sotto) ad esempio, la lumaca si rifiutava di percorrere il vialetto tanto era attratta dalla replica dell’iconico ornamento da giardino.

Per vedere le simpatiche chiocciole impegnate in altre attività inconsuete in brevi animazioni e fotografie l’account Instagram di Aleia Murawski è la scelta migliore. Sul sito dell’artista, invece si possono guardare per intero alcuni video musicali. (via Colossal)

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Nocturnes: i diorami di Patrick Jacobs in cui il paesaggio si fa splendido e ambiguo

Patrick Jacobs, Marsh with Anemones, 2019 Diorama viewed through 4.5 in. (11.4 cm) window. 15.25 (H) x 14.5 (W) x 12 (D) in. (39 x 37 x 30 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Patrick Jacobs, Marsh with Anemones, 2019 Diorama viewed through 4.5 in. (11.4 cm) window. 15.25 (H) x 14.5 (W) x 12 (D) in. (39 x 37 x 30 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

L’artista statunitense Patrick Jacobs realizza degli stupefacenti diorami. Paesaggi iperrealisti, grandi in linea di massima tra i 5 e i 20 centimetri per lato, che si guardano attraverso una lente concava, quasi uno spioncino nel muro che dà accesso a dei veri e propri universi paralleli in cui la luce intensa e vibrante accompagna lo sguardo per orizzonti apparentemente sconfinati.

Jacobs rende omaggio alla pittura rinascimentale con ambienti costituiti di sculture minutissime . Rappresentazioni tanto puntigliose da sembrare fotografie ritoccate. Scampoli evocativi di natura, profondi, in realtà, soltanto pochi centimetri. Che assecondano la loro tensione verso l’infinito, attraverso l’artificio (l’illuminazione interna nascosta, la curvatura della lente che allontana il punto di fuga e addolcisce il rigore della prospettiva). Il paesaggio in tutta la sua sublime bellezza è fatto con pazienza e i materiali più disparati (carta, plastica, gel acrilico, metallo etc.) talvolta curiosi (capelli, borotalco, peli di gatto etc.).

Patrick Jacobs (1971, Merced, CA, USA) vive e lavora a Brooklyn, New York. Ha studiato all'Università di Klagenfurt, in Austria e alla University of West Florida (nel 1994) e ha ottenuto un MFA presso la School of the Art Institute di Chicago( nel 1999). Costruisce i suoi micro-mondi da anni ormai. L’idea gli venne sfogliando le broshures di aziende chimiche specializzate in antiparassitari per il giardino e la casa.

Questo particolare svela l’ambiguità dell’opera di Jacobs, che da una parte ci mette di fronte a un mondo idilliaco e dall’altra lo carica di un’inquietudine latente. Anzi nei lavori più recenti, la serie dei Nocturnes, a momenti si potrebbe giurare che dei mostriciattoli ci sorridano in modo malevolo nel rigoglio della vegetazione, nascosti dalle ombre di uno psichedelico imbrunire.

"I nuovi mondi da sogno di Patrick Jacobs- scrive la galleria The Pool New York City- incuriosiscono sempre più lo spettatore, che nell’atto voyeuristico di sbirciare attraverso la finestrella, si sente ancora più intrigato davanti a forme inattese e al contempo riconoscibili e assai familiari. Siamo di fronte a paesaggi di una fantasia conturbante, poetici, folli e seducenti."

Patrick Jacobs, che l’anno scorso il New York Times ha inserito tra i 30 artisti da vedere assolutamente alla fiera d’arte contemporanea Armory Show, è attualmente in mostra alla galleria The Pool New York City di Milano. L’esposizione si intitola Nocturnes e presenta proprio una carrellata della sua produzione più recente, diorami naturalmente, ma anche opere grafiche e le sculture della serie Les Fleurs du Mal (fino al 15 febbraio)

Marsh with Anemones, 2019 (deatail) Diorama viewed through 4.5 in. (11.4 cm) window. 15.25 (H) x 14.5 (W) x 12 (D) in. (39 x 37 x 30 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Marsh with Anemones, 2019 (deatail) Diorama viewed through 4.5 in. (11.4 cm) window. 15.25 (H) x 14.5 (W) x 12 (D) in. (39 x 37 x 30 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Pink Sickle Moon with Stars, 2019 Diorama viewed through 2.75 in. (7cm) window 4.75 (H) x 11.25 (W) x 9.25 (D) in. (12 x 28.5 x 23 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass

Pink Sickle Moon with Stars, 2019 Diorama viewed through 2.75 in. (7cm) window 4.75 (H) x 11.25 (W) x 9.25 (D) in. (12 x 28.5 x 23 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass

Pink Sickle Moon with Stars, 2019 (deatail) Diorama viewed through 2.75 in. (7cm) window 4.75 (H) x 11.25 (W) x 9.25 (D) in. (12 x 28.5 x 23 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass

Pink Sickle Moon with Stars, 2019 (deatail) Diorama viewed through 2.75 in. (7cm) window 4.75 (H) x 11.25 (W) x 9.25 (D) in. (12 x 28.5 x 23 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass

Raked Leaves (Apparition) 2019 Diorama viewed through 7.5 in. (19 cm) window. 19 (H) x 24 (W) x 22.5 (D) in. (48 x 61 x 57 cm). Styrene, acrylic, paper, polyurethane foam, clay, acrylite, vinyl film, wood, steel, lighting, BK7 glass.

Raked Leaves (Apparition) 2019 Diorama viewed through 7.5 in. (19 cm) window. 19 (H) x 24 (W) x 22.5 (D) in. (48 x 61 x 57 cm). Styrene, acrylic, paper, polyurethane foam, clay, acrylite, vinyl film, wood, steel, lighting, BK7 glass.

Raked Leaves (Apparition) 2019 (deatail) Diorama viewed through 7.5 in. (19 cm) window. 19 (H) x 24 (W) x 22.5 (D) in. (48 x 61 x 57 cm). Styrene, acrylic, paper, polyurethane foam, clay, acrylite, vinyl film, wood, steel, lighting, BK7 glass.

Raked Leaves (Apparition) 2019 (deatail) Diorama viewed through 7.5 in. (19 cm) window. 19 (H) x 24 (W) x 22.5 (D) in. (48 x 61 x 57 cm). Styrene, acrylic, paper, polyurethane foam, clay, acrylite, vinyl film, wood, steel, lighting, BK7 glass.

Marsh with Moon and Stars, 2019 Diorama viewed through 4.5 in. (11.4 cm) window. 15.25 (H) x 14.5 (W) x 12 (D) in. (39 x 37 x 30.5 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Marsh with Moon and Stars, 2019 Diorama viewed through 4.5 in. (11.4 cm) window. 15.25 (H) x 14.5 (W) x 12 (D) in. (39 x 37 x 30.5 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Marsh with Moon and Stars, 2019 (detail) Diorama viewed through 4.5 in. (11.4 cm) window. 15.25 (H) x 14.5 (W) x 12 (D) in. (39 x 37 x 30.5 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Marsh with Moon and Stars, 2019 (detail) Diorama viewed through 4.5 in. (11.4 cm) window. 15.25 (H) x 14.5 (W) x 12 (D) in. (39 x 37 x 30.5 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Yellow Eclipse, 2018 Diorama viewed through 2.75 in. (7 cm) window. 11 (H) x 14.5 (W) x 9.25 (D) in. (28 x 37 x 23 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Yellow Eclipse, 2018 Diorama viewed through 2.75 in. (7 cm) window. 11 (H) x 14.5 (W) x 9.25 (D) in. (28 x 37 x 23 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Yellow Eclipse, 2018 (deatail) Diorama viewed through 2.75 in. (7 cm) window. 11 (H) x 14.5 (W) x 9.25 (D) in. (28 x 37 x 23 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Yellow Eclipse, 2018 (deatail) Diorama viewed through 2.75 in. (7 cm) window. 11 (H) x 14.5 (W) x 9.25 (D) in. (28 x 37 x 23 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Blue-Green Moonlight, 2019 Diorama viewed through 4.5 in. (11.4 cm) window. 15.25 (H) x 14.5 (W) x 12 (D) in. (39 x 37 x 30 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Blue-Green Moonlight, 2019 Diorama viewed through 4.5 in. (11.4 cm) window. 15.25 (H) x 14.5 (W) x 12 (D) in. (39 x 37 x 30 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass.

Silver Moonscape, 2018 Diorama viewed through 7.5 in. (19 cm) window. 20 (H) x 28 (W) x 20 (D) in. (51 x 71 x 51 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass

Silver Moonscape, 2018 Diorama viewed through 7.5 in. (19 cm) window. 20 (H) x 28 (W) x 20 (D) in. (51 x 71 x 51 cm). Styrene, clay, paper, foam, wood, acrylic, steel, lighting, BK7 glass

Installation View: Room of Nocturnes Dimensions Variable. 120 (h) x 180 (w) x 312 (d) in. Wood, paint, five dioramas. Soundtrack by John Zorn.

Installation View: Room of Nocturnes Dimensions Variable. 120 (h) x 180 (w) x 312 (d) in. Wood, paint, five dioramas. Soundtrack by John Zorn.

Biennale di Venezia 2019| La cittadina americana ideale di Alex da Corte, psichedelica e tanto pop, che finge di rassicurare i visitatori di "May you Live in Interesting Times"

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Le opere dell’artista statunitense Alex Da Corte proprio non ci stanno a passare inosservate. Assomigliano a quei sistemi che fulminano gli insetti attirandoli con la luce verso l’elettricità. E Da Corte di colori psichedelici, led e quant’altro fa un largo uso. Ma una volta dentro le sue installazioni immersive il cortocircuito è in agguato. Perchè nulla è come sembra.

“The decorated Shed” realizzata da Alex da Corte per la Biennale d’Arte di Venezia 2019, “May Yuo Live in Interesting Times” (curata da Ralph Rugoff), ad esempio, a prima vista potrebbe sembrare un semplice diorama. La rappresentazione di una cittadina americana dall’aria vintage, ingenuamente calata nella quiete notturna. In realtà è la copia del plastico della serie tv per l’infanzia “Mister Roger’s Neighborhood”. Piazzata su un tavolo di mogano in stile federale, riempita di insegne al neon di famose catene di ristoranti, e messa al centro di una stanza le cui pareti sono state ricoperte con una tappezzeria floreale in velluto, che cita in un colpo solo Prince e gli architetti di Philadelphia Robert Venturi e Denise Scott Brown.. Un vero tripudio del pop, con riferimenti alla cultura alta, a rendere più allucinatorio il tutto.

D’altra parte il fine di Alex Da Corte è proprio quello di spingerci ad abbandonare il pensiero razionale per entrare in un mondo del memorabilia il cui linguaggio assomiglia a quello del sogno. Dove passato e presente sono sincronizzati, dove l’eccesso è di casa e il paradosso dietro l’angolo, ma anche dove le radici della purezza personale e collettiva riemergono anche se per un solo, sfavillante, istante.

“The decorated Shed” è stata collocata nel Padiglione Centale e insieme a “Rubber Pencil Devil” all’Arsenale costituisce il contributo di Alex Da Corte alla mostra “May you Live in Interesting Times”. Come le altre opere ovviamente si potrà visitare fino al termine della Biennale d’Arte di Venezia 2019 (24 novembre)

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia

Alex Da Corte , The Decorated Shed, 2019 , Mixed media. Photo by: Francesco Galli. Courtesy: La Biennale di Venezia