Disegna l'opera interattiva di TeamLab 'Flowers Bombing Home' e poi guardala in tv

Il collettivo multidisciplinare nipponico TeamLab, da noi conosciuto soprattutto per aver animato il Padiglione Giappone durante Expo Milano 2015, qualche mese fa ha creato una nuova opera d’arte interattiva. In versione COVID. “Flowers Bombing Home”, permette di guardare da casa, insieme ad altre persone di tutto il mondo, il video. E disegnare i fiori che compariranno in tv.

L’opera intrattiva, infatti, si può guardare sul pc, sul tablet ma anche sullo schermo del televisore e ad animarla sono gli utenti che colorano e modificano una rosa di fiori messi a disposzione da TeamLab.. Basta collegarsi alla piattaforma del progetto, scaricare gli esempi e poi disegnarli su carta o colorarli direttamente dallo smartphone.

Le creazoni degli utenti costituiscono l’opera, che si ripete sempre uguale e sempre diversa sullo schermo.

Ideata durante il lockdown, “Flowers Bombing Home”, intende sottolineare come, nonostante l’isolamento imposto dalla pandemia, le persone continuino a rimanere legate l'una all’altra e alla natura con i suoi silenziosi e immutabili cicli.

L’opera interattiva di TeamLab, “Flowers Bombing Home”, continuerà fino alla fine della pandemia. Poi, dicono i membri di Teamlab:

"Forse i petali fioriranno e si disperderanno tutti insieme in vari posti in tutto il mondo. O, in futuro, i fiori continueranno a sbocciare per sempre come un'opera d'arte capace di ricordare questa era alle persone."

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Tutte le immagini di Opera di Edoardo Tresoldi a Reggio Calabria

Edoardo Tresoldi, Opera. Reggio Calabria, Italia. Tutte le mmagini © Roberto Conte

Edoardo Tresoldi, Opera. Reggio Calabria, Italia. Tutte le mmagini © Roberto Conte

Inaugurata lo scorso 12 settembre, “Opera”, di Edoardo Tresoldi è un colonnato che gioca con forma, altezza e prospettiva, per accompagnare i passanti in un viaggio fisico e interiore atraverso il parco che si estende sull lungomare di Reggio Calabria.

L’anteprima del progetto (di cui ho parlato qui) permetteva di farsi un’idea dell’aspetto della scultura ma anche del clamore che avrebbe suscitato. D’altra parte, il lavoro di Tresoldi con la sua capacità di fondere monumentalità e leggerezza, tradizione storica e contemporaneità ma anche arte ed architettura, possiede un’immediatezza che lo fa amare dai media e dal grande pubblico. E come già era accaduto a “Simbiosi” ma soprattutto ad “Etherea” la scultura la fatto il giro del salotto buono della stampa italiana. Con un’attenzione ultimamente riservata solo al lavoro di Banksy o Maurizio Cattelan

“Opera” è un colonnato in rete metallica illuminato all’interno. Le colonne sono 46 disposte in modo da giocare col paesaggio e con le ombre del parco, modificando la prospettiva ma anche la percezione del paesaggio.

"L’installazione- spiega il materiale dedicato all'opera- delinea un’agorà mentale che trasporta i visitatori in una dimensione percettiva mutevole tramite giochi di altezze e profondità con il parco. Opera apre relazioni in più direzioni all’interno di uno spazio già materialmente aperto: i corridoi prospettici corrono verso il paesaggio mentre le colonne trasparenti definiscono un’architettura che accoglie, accompagna e scandisce l’esperienza del luogo stabilendo un rapporto diretto tra terra e cielo.

“Opera”, realizzata nel Parco di via Giunchi sul Lungomare Falcomatà di Reggio Calabria, è la seconda grande opera pubblica permanente in Italia di Edoardo Tresoldi, dopo la Basilica di Siponto in Puglia, commissionata dal MiBACT nel 2016. A seguire potete vedere le immagini della nuova opera pubblica scattate durante il giorno e la notte.

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Banksy non è proprietario delle sue opere perchè insiste a manenere l'anonimato. Lo dice l'Unione Europea

bansky, love is in the air, 2003 | courtesy of phillips

bansky, love is in the air, 2003 | courtesy of phillips

Nei giorni scorsi l’Ufficio per la Proprietà Intellettuale dell’Unione Europea (EUIPO) si è espresso contro Banksy nella controversia che da molto tempo vedeva il famoso sreet-artist contrapporsi a “Full Color Black”. La ditta inglese, infatti, produce dei bei biglietti d’auguri, con le opere di Banksy stampate sopra. Al dettaglio costano 2 sterline e 99. Ma Banksy, oltre a non averne autorizzato la stampa, non ci guadagna nemmeno un centesimo.

Ce n’era abbastanza per allertare il Pest Control Office che si occupa dell’assistenza legale all’artista.

Il problema è che Banksy è il nome d’arte di unna personaa la cui identità resta segreta. Così gli avvocati del writer hanno deciso di focalizzare l’attenzione sul solo “Lanciatore di Fiori”. (Love is in the Air - Flower Thrower) Facendone un marchio depositato presso la UE nel 2014. Ma “Full Color Black” non si è data per vinta e lo scorso anno ne ha richiesto l’annuallamento perchè lo ritenevaano depositato in malafede e perchè l’artista non intendeva usarlo in quel modo.

Per aggirare il problema Banksy ha aperto il temprary store di prodotti per la casa (in realtà esponeva le sue opere) Gross Domestic Product (PIL) che usava il Lanciatore di Fiori come marchio. Ma Banksy e il suo avvocato, abituati al rapporto coi media (che sono continua fonte di pubblicità gratuita per l’artista ) si sono lasciati andare a dichiarazioni poco caute svelando la loro strategia legale.

La giuria non ha grardito: "L'uso, che è stato fatto- scrive nelle motivazioni dlla decisione- solo dopo l'avvio del presente procedimento, è stato identificato come un modo per aggirare i requisiti del diritto dei marchi e quindi non c'era l'intenzione di utilizzare realmente il disegno come marchio. Banksy stava anzi cercando di usare il disegno solo per mostrare che aveva intenzione di usare il disegno,"

Ma l’EUIPO è stato particolarmente duro riguardo alla decisione di Banksy di mantenere l’anonimato : "Banksy ha scelto di rimanere anonimo e per la maggior parte delle volte di dipingere graffiti sulla proprietà di altre persone senza il loro permesso piuttosto che dipingerli su tele o sulla sua proprietà. Va sottolineato che un altro fattore degno di considerazione è che non può essere identificato come il proprietario indiscutibile di tali opere poiché la sua identità è nascosta; inoltre, non si può stabilire senza dubbio che l'artista detenga i diritti d'autore su un graffito. "

La decisione di EUIPO di dichiarare nullo il marchio “Lanciatore di Fiori” mette a richio la proprietà intellettuale di tutte le opre di Banksy. (via Designboom)