Fucking Hell l'enorme diorama di Jake and Dinos Chapman, fatto con centinaia di soldatini modificati, è in mostra a fianco di Caravaggio alla Fondazione Prada di Milano

caravaggio, fanciullo morso da un ramarro (1595-96); fucking hell, jake & dinos chapman (2008) ; photo: delfino sisto legnani and marco cappelletti, courtesy fondazione prada

caravaggio, fanciullo morso da un ramarro (1595-96); fucking hell, jake & dinos chapman (2008) ; photo: delfino sisto legnani and marco cappelletti, courtesy fondazione prada

La scultura Fuking Hell di Jake e Dinos Chapman, con i suoi centinaia di soldatiini modificati uno ad uno ed impegnati in una guerra senza esclusione di colpi degna di un film di Tarantino, è una delle perle di Sanguine.Luc Tuymans on Baroque alla Fondazione Prada di Milano. E, a suo modo, riesce pure a brillare di luce propria, in una mostra che è un’infilata di capolavori antichi e contemporanei curata da un pittore influente come Luc Tuymans. Segno che i bad boys dell’arte britannica anni ‘90 saranno un po’ meno boys ma non hanno perso il loro smalto.

Fucking Hell è un’opera monumentale dei fratelli Jake and Dinos Chapman del 2008. Splatter e pervasa da humor nero riprende e amplia la precedente installazione Hell (che bruciò in un incendio). In concreto è un’enorme diorama disposto in diverse teche di vetro, che vengono montate in modo da formare una svastica. All’interno ci sono centinaia di soldatini, modificati uno ad uno, che si esercitano nell’arte della guerra secondo i canoni estetici della Storia dell’arte (non senza qualche concessione ai film horror). A Fondazione Prada la troviamo affiancata a Caravaggio, in una mostra che è una riflessione atipica sull’influsso del Barocco sulla contemporaneità, ma quello che mettono in scena i Champmans brothers potrebbe comodamente trovare posto dipinto nella stessa forma su delle tavole medioevali.

Insomma, in Fucking Hell, Jake e Dinos Chapman riflettono sugli orrori della guerra e sulla crudeltà umana ma soprattutto rieditano in 3 dimensioni le scene dei dipinti degli antichi maestri, usando l’epediente del diorama e dei soldatini per farne qualcosa di completamente diverso.

Non è strano che questa grande scultura abbia trovato posto in Sanguine.Luc Tuymans on Baroque, che viene descritta in questi termini sul sito della Fondazione Prada: "Il titolo della mostra - una parola che indica il colore del sangue, ma anche un temperamento violento e vigoroso, e una tecnica pittorica - suggerisce una molteplicità di prospettive per interpretare le opere esposte, in cui la violenza e la sua simulazione, la crudeltà e la drammatizzazione, il realismo e l' esagerazione, il disgusto e la meraviglia, il terrore ed l' estasi convivono."

Sanguine.Luc Tuymans on Baroque, curata per l’appunto dal pittore belga Luc Tuymans, è stata organizzata dalla Fondazione Prada di Milano in collaborazione con M KHA (Museo di Arte Contemporanea di Anversa) e KMSKA (Museo di Belle Arti di Anversa) e la Città di Anversa. "E' un'interpretazione personale del barocco basata su contrapposizioni innovative e associazioni inaspettate di opere di artisti contemporanei e antichi maestri". Tra questi ultimi c’è Caravaggio (rappresentato dai capolavori Fanciullo morso da un ramarro (1595-96) e Davide con la testa di Golia (post 1606), ma anche Peter Paul Rubens, oltre a Guido Cagnacci e Andrea Vaccaro, Antoon van Dyck e Jacob Jordaens, Francisco de Zurbarán e Johann Georg Pinsel.

Tantissimi i contemporanei oltre a Jake and Dinos Chapman e alla loro Fucking hell (l’elenco completo è presente sul sito della Fondazione Prada) tra cui Bruce Nauman e Roberto Cuoghi . Ma attenzione perchè non rimane tantissimo tempo per visitarla: Sanguine.Luc Tuymans on Baroque, infatti ,chiuderà i battenti il 25 febbraio 2019. (via Designboom)

fucking hell, jake & dinos chapman, detail; photo delfino sisto legnani and marco cappelletti, courtesy fondazione prada

fucking hell, jake & dinos chapman, detail; photo delfino sisto legnani and marco cappelletti, courtesy fondazione prada

exhibition view of sanguine: luc tuymans on baroque; photo delfino sisto legnani and marco cappelletti, courtesy fondazione prada

exhibition view of sanguine: luc tuymans on baroque; photo delfino sisto legnani and marco cappelletti, courtesy fondazione prada

fucking hell, jake & dinos chapman, detail; photo © designboom

fucking hell, jake & dinos chapman, detail; photo © designboom

fucking hell, jake & dinos chapman, detail; photo © designboom

fucking hell, jake & dinos chapman, detail; photo © designboom

fucking hell, jake & dinos chapman, detail; photo courtesy of jake & dinos chapman

fucking hell, jake & dinos chapman, detail; photo courtesy of jake & dinos chapman

fucking hell, jake & dinos chapman, detail; photo © designboom

fucking hell, jake & dinos chapman, detail; photo © designboom

fucking hell, 2008 – 9 vetrines by jake & dinos chapman, exhibition view of ‘sanguine: luc tuymans on baroque’; photo delfino sisto legnani and marco cappelletti, courtesy fondazione prada

fucking hell, 2008 – 9 vetrines by jake & dinos chapman, exhibition view of ‘sanguine: luc tuymans on baroque’; photo delfino sisto legnani and marco cappelletti, courtesy fondazione prada

exhibition view of sanguine. luc tuymans on baroque. photo: delfino sisto legnani e marco cappelletti

exhibition view of sanguine. luc tuymans on baroque. photo: delfino sisto legnani e marco cappelletti

Rimasterizzato un video dei Fratelli Lumière prende vita e ci svela la vita quotidiana nella Parigi di fine '800

La prima cosa che ci colpisce dei filmati d’epoca è che siano in bianco e nero ma non si tratta della caratteristica che ce li fa percepire come estranei e quasi irreali. Il fatto è che le immagini scorrevano veloci e, il più delle volte, i suoni non corrispondevano alle fotografie.

Se ne è accorto lo youtuber Guy Jones che adeguando la velocità dei filmati d’epoca e i suoni alle aspettative contemporanee è riuscito a sfiorare il tetto dei 100mila iscritti e a rendere virali alcune importanti testimonianze storiche. E’ il caso di questo collage di filmati di Parigi, girati a cavallo tra ‘800 e ‘900..

In ‘Late 1890s’, Guy Jones (che dal blog Colossal viene definito “videografo”), oltre a intervenire sulla velocità delle immagini, ha aggiunto completamente i suoni delle riprese all’aria aperta. Il rumore degli zoccoli dei cavalli e quello dei primi veicoli a vapore fino alle voci in sottofondo rendono il girato più vero. Il video così ci restituisce piccoli momenti dii quotidianità parigina come una macchina del tempo: dai giochi dei bimbi, al traffico cittadino, dallo stupore dei passanti alla vista di una macchina da presa fino alla passerella-mobile costruita in occasione dell’Expo di Parigi del 1900.

Le riprese che costituiscono questo collage di Guy Jones sono state realizzate dai Fratelli Lumière. (via kottke)

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A Parigi un artista nasconde 1000$ di bitcoin in un murale che celebra i gilet gialli

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Lo street artist francese Pboy-artist, alias Pascal Boyart , ha recentemente realizzato una versione aggiornata del dipinto romantico La libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix (1830).. Il murale si intitola La Liberté guidant le peuple 2019 e ricalca l’originale, non fosse che la folla armata di baionette è stata sostituita da un nutrito gruppo di gilet gialli. Ma Pascal Boyart non si è fermato qui: nell’opera sono nascosti 1000 dollari in bitcoin.

L’artista ha condiviso la chiave pubblica su cui sono depositati i fondi (1NqPwPp7hEXZ3Atj77Ue11xAEMmXqAXwrQ ) ma per poter ricevere il pagamento è necessario risolvere un enigma nascosto nel murale..Secondo Pascal boyart si tratta di: “arte della caccia al tesoro”.

Il progetto è stato realizzato per celebrare i dieci anni del blocco Genesi di Bitcoin (cioè il primo blocco della sua blockchain) ma anche per simpatizzare con l’accesa rivolta fiscale dei gilet gialli, ed è stato finanziato tramite crowdfunding. L’artista che è un fervente sostenitore delle criptovalute inserisce un codice a barre in ogni suo murale, da usare per fargli donazioni in monete digitali (secondo il suo sito web è il primo ad aver usato questo metodo di finanziamento).

Pascal Boyart avverte chi volesse tentare di vincere i 1000 dollari che è necessario guardare frontalmente l’affresco per risolvere l’enigma (qui c’è un’immagine hd dell’opera ). Tuttavia mantiene il mistero riguardo al muro di Parigi su cui è stato dipinto.

Nel momento in cui scrivo questo post nessuno è ancora arrivato alla soluzione. (via Artsy)

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