Jeff Koons sarà il primo artista a creare due BMW Art Cars

JEFF KOONS 8X BMW. Tutte le  immagini di Enes Kucevic, © Jeff Koons e BMW AG

JEFF KOONS 8X BMW. Tutte le immagini di Enes Kucevic, © Jeff Koons e BMW AG

Il famosissimo statunitense Jeff Koons sarà il primo artista nella storia delle BMW Art Cars a collaborare per la seconda volta con la casa automobilistica tedesca. Protagonista da domenica della mostra-evento “Jeff Koons. Shine” (Palazzo Strozzi, Firenze), a 10 anni di distanza dalla presentazione della sua coloratissima BMW M3 GT2, Koons firmerà, infatti, un altro modello. Il progetto si chiama “The 8x Jeff Koons” e porterà alla creazione della ventesima vettura d’artista. made in Baviera.

“The 8x Jeff Koons” è stato annunciato durante un evento esclusivo tenutosi recentemente alla Pinakothek der Moderne di Monaco (a margine del salone internazionale della mobilità IAA MOBILITY 2021). Ma alla nuova auto si lavora, per ora, in gran segreto nello stabilimento bavarese di Dingolfing. In attesa della prima mondiale fissata per il prossimo febbraio a Los Angeles durante la fiera d’arte contemporanea Frieze.

Un immagine della nuova creazione di Jeff Koons per BMW ancora non c’è. Sono stati distribuiti solo degli scatti che immortalano alcuni particolari della vettura. Si sa che sarà una Gran Coupé della Serie 8 luxury prodotta in edizione limitata e che dopo la presentazione potrà essere acquistata dai collezionisti . Sulla carrozzeria ci saranno particolari Pop e "undici diversi colori, dal blu all'argento e dal giallo al nero", applicati con vernice multistrato (che “richede 285 ore” di lavoro). All’interno di nuovo colore, pelle e la firma dell’artista. Saranno prodotte solo due auto alla settimana.

La storia delle BMW Art Cars comincia nel 1975 quando il pilota francese Hervé Poulain sogna di partecipare alla 24 Ore di Le Mans a bordo di un’opera d’arte a quattro ruote. La prima vettura porterà la firma dello scultore americano Alexander Calder. Negli anni a venire l’incarico verrà affidato, tra gli altri, ad Andy Warhol, Frank Stella e Roy Lichtenstein e più recentemente a Olafur Eliasson, David Hockney e John Baldessari. Un solo italiano ha avuto questo onore: Sandro Chia. Tre, invece, le artiste donne (la sudafricana Esther Mahlangu, l'americana Jenny Holzer e la cinese Cao Fei).

La presentazione della seconda collaborazione di Jeff Koons con BMW (The 8x Jeff Koons) avverà a poco tempo dalla conclusione dell’importante mostra italiana dell’artista statunitense: “Jeff Koons. Shine”. Che verrà presentata alla stampa giovedì prossimo ma aprirà al pubblico solo domenica (2 ottobre 2021I e che fino al 30 gennaio 2022 occuperà Palazzo Strozzi a Firenze.

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la BMW M3 GT2 creata da Jeff Koons nel 2010. Immagine via Designboom

la BMW M3 GT2 creata da Jeff Koons nel 2010. Immagine via Designboom

AMERICAN ART: Da domani a Palazzo Strozzi 40 Anni d'Arte a Stelle e Strisce. Dalla Guerra in Vietnam all'11 Settembre

Andy Warhol (Andrew Warhola Jr.; Pittsburgh,Pennsylvania 1928-New York 1987), Sixteen Jackies, 1964,acrilico, smalto su tela, cm 204,2 x 165,9.Minneapolis, Walker Art Center.Art Center Acquisition Fund, 1968.© The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc.

Andy Warhol (Andrew Warhola Jr.; Pittsburgh,Pennsylvania 1928-New York 1987), Sixteen Jackies, 1964,acrilico, smalto su tela, cm 204,2 x 165,9.Minneapolis, Walker Art Center.Art Center Acquisition Fund, 1968.© The Andy Warhol Foundation for the Visual Arts Inc.

Dagli iconici ritratti di Jackie di Andy Warhol al quarto capitolo della serie Cremaster di Matthew Barney e alle sagome senza pace di Kara Walker, "American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker", nata dalla collaborazione tra Palazzo Strozzi e lo Walker Art Center di Minneapolis, è una mostra ambiziosa e storiograficamente accurata. Che, oltre a portare a Firenze opere, talvolta presentate per la prima volta in Italia, mette in fila tutti i movimenti e gli artisti che hanno fatto 40 anni d ’arte americana. Ma anche gli avvenimenti più importanti della Storia degli Stati Uniti tra la guerra in Vietnam e la tragedia dell’11 Settembre, fino a spingersi alle origini di movimenti come #MeToo e Black Lives Matter.

"American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker", curata da Vincenzo de Bellis (Curator and Associate Director of Programs, Visual Arts, Walker Art Center) e Arturo Galansino (Direttore Generale, Fondazione Palazzo Strozzi), si compone di 80 opere di artisti già passati alla Storia come Andy Warhol, Mark Rothko, Louise Nevelson, Roy Lichtenstein, Claes Oldenburg, Bruce Nauman, Barbara Kruger, Robert Mapplethorpe, Cindy Sherman, Matthew Barney, Kara Walker. Testimoniando la poliedrica produzione artistica a stelle e strisce tra pittura, fotografia, video, scultura e installazioni, ma anche il dibattito interno al Paese in un periodo di ascesa e sviluppo.

"Gli Stati Uniti d’America- dice Vincenzo de Bellis- rappresentano un complesso meltin’ pot di culture, tradizioni e identità diverse:uno dei prototipi storici della democrazia contemporanea che ancora oggi più che mai racchiude in sé profonde contraddizioni sociali, razziali, di genere. L’arte ci permette di poter raccontare le stratificazioni di una società tanto complessa. Ed è questo che si prefigge di fare la mostra American Art 1961-2001, concepita come un racconto attraverso le molteplici espressioni artistiche degli USA. Questa narrazione si avvale delle straordinarie opere provenienti dal Walker Art Center di Minneapolis, che accoglie una delle più singolari e importanti collezioni museali degli Stati Uniti e del mondo."

La mostra rappresenta un importante momento di svolta per Palazzo Strozzi di Firenze dopo la lunga chiusura imposta dal Covid-19 e in generale per i luoghi della cultura italiani colpiti al cuore dalle restrizioni. E ricordati dall’artista JR nell’opera “La Ferita” (“The Wound”) che ancora lacera la facciata principale di Palazzo Strozzi.

"Dopo un anno difficile come il 2020, la mostra vuole dare un segnale di ripartenza- spiega Arturo Galasino- American Art 1961-2001 si pone come un grande evento culturale che celebra l’arte americana affrontando anche importanti temi come le lotte per i diritti civili e il ruolo della donna nell’arte: un progetto originale e suggestivo per una rinnovata riflessione sull’idea di “American Dream” grazie alle opere di artisti che ridefiniscono il ruolo e le possibilità dell’arte, anche come strumento per affrontare e mettere in luce questioni e contraddizioni che toccano la politica, la società e l’identità individuale, americane e non solo."

Da domani a Palazzo Strozzi di Firenze (28 maggio 2021) "American Art 1961-2001. Da Andy Warhol a Kara Walker" , in collaborazione con lo Walker Art Center di Minneapolis, resterà aperta fino al 29 agosto 2021. Ed è assolutamente da non perdere.

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Mark Rothko (Markus Rothkowitz; Dvinsk, Lettonia 1903-New York 1970), No. 2, 1963, olio, acrilico, colla su tela,cm 203,8 x 175,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Mark Rothko Foundation, Inc., 1985© 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko / ARS,New York

Mark Rothko (Markus Rothkowitz; Dvinsk, Lettonia 1903-New York 1970), No. 2, 1963, olio, acrilico, colla su tela,cm 203,8 x 175,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Mark Rothko Foundation, Inc., 1985© 1998 Kate Rothko Prizel & Christopher Rothko / ARS,New York

Louise Nevelson (Leah Berliawsky; Pereyaslav, Imperorusso 1899-New York 1988), Sky Cathedral Presence,1951-1964, legno, vernice, cm 310,5 x 508 x 60,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Judy e Kenneth Dayton, 1969© Estate of Louise Nevelson

Louise Nevelson (Leah Berliawsky; Pereyaslav, Imperorusso 1899-New York 1988), Sky Cathedral Presence,1951-1964, legno, vernice, cm 310,5 x 508 x 60,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Judy e Kenneth Dayton, 1969© Estate of Louise Nevelson

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Robert Indiana (Robert Clark; New Castle, Indiana 1928-Vinalhaven, Maine 2018), The Green Diamond Eat TheRed Diamond Die, 1962, olio su tela, cm 215,9 x 215,9 ciascuno.Minneapolis, Walker Art Center.Dono T.B.Walker Foundation, 1963Robert Indiana, The Green Diamond Eat The RedDiamond Die© Robert Indiana By SIAE 2021

Robert Indiana (Robert Clark; New Castle, Indiana 1928-Vinalhaven, Maine 2018), The Green Diamond Eat TheRed Diamond Die, 1962, olio su tela, cm 215,9 x 215,9 ciascuno.Minneapolis, Walker Art Center.Dono T.B.Walker Foundation, 1963Robert Indiana, The Green Diamond Eat The RedDiamond Die© Robert Indiana By SIAE 2021

Roy Lichtenstein (New York 1923-1997), Artist's StudioNo. 1 (Look Mickey), 1973, olio, vernice Magna, sabbia sutela, cm 244,2 x 325,4.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Judy e Kenneth Dayton e T.B. Walker Foundation,1981.© Estate of Roy Lichtenstein

Roy Lichtenstein (New York 1923-1997), Artist's StudioNo. 1 (Look Mickey), 1973, olio, vernice Magna, sabbia sutela, cm 244,2 x 325,4.Minneapolis, Walker Art Center.Dono Judy e Kenneth Dayton e T.B. Walker Foundation,1981.© Estate of Roy Lichtenstein

Claes Oldenburg (Stockholm 1929), Shoestring PotatoesSpilling from a Bag, 1966, tela, kapok, colore acrilico, cm 274,3 x 132,1 x 101,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono T.B. Walker Foundation, 1966.© 1966 Claes Oldenburg

Claes Oldenburg (Stockholm 1929), Shoestring PotatoesSpilling from a Bag, 1966, tela, kapok, colore acrilico, cm 274,3 x 132,1 x 101,6.Minneapolis, Walker Art Center.Dono T.B. Walker Foundation, 1966.© 1966 Claes Oldenburg

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Frank Stella (Malden, Massachusetts 1936), Sketch Les Indes Galantes, 1962, olio su tela, cm 181,9 x 181,9.Minneapolis, Walker Art Center. Dono T.B. WalkerFoundation, 1964.© Frank Stella by SIAE 2021

Frank Stella (Malden, Massachusetts 1936), Sketch Les Indes Galantes, 1962, olio su tela, cm 181,9 x 181,9.Minneapolis, Walker Art Center. Dono T.B. WalkerFoundation, 1964.© Frank Stella by SIAE 2021

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Felix Gonzalez-Torres (Guáimaro, Cuba 1957-Miami1996), “Untitled” (Last Light), 1993, lampadine, cavo elettrico, prese elettriche in plastica, interruttore dimmer, edizione: 14/24.Minneapolis, Walker Art Center. Dono Gilbert e Lila Silverman, Detroit, Michigan, 2003 Pubblicato da A.R.T. Press, Los Angeles e Andrea Rosen Gallery, New York Felix Gonzalez-Torres, “Untitled” (Last Light) © Felix Gonzalez-Torres. Courtesy of the Felix Gonzalez-Torres Foundation

Felix Gonzalez-Torres (Guáimaro, Cuba 1957-Miami1996), “Untitled” (Last Light), 1993, lampadine, cavo elettrico, prese elettriche in plastica, interruttore dimmer, edizione: 14/24.Minneapolis, Walker Art Center. Dono Gilbert e Lila Silverman, Detroit, Michigan, 2003 Pubblicato da A.R.T. Press, Los Angeles e Andrea Rosen Gallery, New York Felix Gonzalez-Torres, “Untitled” (Last Light) © Felix Gonzalez-Torres. Courtesy of the Felix Gonzalez-Torres Foundation

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Sherrie Levine (Hazleton, Pennsylvania 1947), Fountain (after Marcel Duchamp: A.P.), 1991, bronzo, edizione: P.A. 1, edizione di 6, cm 36,8 x 36,2 x 63,5. Minneapolis, Walker Art Center. T.B. Walker Acquisition Fund, 1992. © Sherrie Levine. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Sherrie Levine (Hazleton, Pennsylvania 1947), Fountain (after Marcel Duchamp: A.P.), 1991, bronzo, edizione: P.A. 1, edizione di 6, cm 36,8 x 36,2 x 63,5. Minneapolis, Walker Art Center. T.B. Walker Acquisition Fund, 1992. © Sherrie Levine. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Catherine Opie (Sandusky, Ohio 1961), Norma & Eyenga, Minneapolis, Minnesota, 1998, stampa cromogenica, edizione: 1/5, cm 103,2 x 128,6 x 4,4.Minneapolis, Walker Art Center. Clinton and Della Walker Acquisition Fund, 1999. © Catherine Opie. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Catherine Opie (Sandusky, Ohio 1961), Norma & Eyenga, Minneapolis, Minnesota, 1998, stampa cromogenica, edizione: 1/5, cm 103,2 x 128,6 x 4,4.Minneapolis, Walker Art Center. Clinton and Della Walker Acquisition Fund, 1999. © Catherine Opie. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Gary Simmons (New York 1964), Us and Them, 1991, accappatoi in cotone ricamato, appendiabiti, ganci, edizione: 1/3, cm 121,9 x 66 x 1,3 ciascuno.Minneapolis, Walker Art Center. Dono anonimo, 2001. © Gary Simmons. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Gary Simmons (New York 1964), Us and Them, 1991, accappatoi in cotone ricamato, appendiabiti, ganci, edizione: 1/3, cm 121,9 x 66 x 1,3 ciascuno.Minneapolis, Walker Art Center. Dono anonimo, 2001. © Gary Simmons. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

AMERICAN ART 1961-2001, Palazzo Strozzi, Firenze. Veduta delle sale.© photo Ela Bialkowska OKNO Studio

Kara Walker (Stockton, California 1969), Cut, 1998, carta ritagliata, cm 223,5 x 137,2. Minneapolis, Walker Art Center. Dono Donna MacMillan, 2013. © Kara Walker

Kara Walker (Stockton, California 1969), Cut, 1998, carta ritagliata, cm 223,5 x 137,2. Minneapolis, Walker Art Center. Dono Donna MacMillan, 2013. © Kara Walker

Cindy Sherman (Glen Ridge, New Jersey 1954), Untitled #92, 1981, stampa cromogenica a colori, edizione: P.A. 1/2 da una serie di 10, cm 61 x 121,9. Minneapolis, Walker Art Center. Art Center Acquisition Fund, 1982. © Cindy Sherman. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Cindy Sherman (Glen Ridge, New Jersey 1954), Untitled #92, 1981, stampa cromogenica a colori, edizione: P.A. 1/2 da una serie di 10, cm 61 x 121,9. Minneapolis, Walker Art Center. Art Center Acquisition Fund, 1982. © Cindy Sherman. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Kerry James Marshall (Birmingham, Alabama 1955) “BLACK POWER”, 1998, stampa in rilievo su carta, cm 65,1 x 101,6. Minneapolis, Walker Art Center. T.B.Walker Acquisition Fund, 1999 © Kerry James Marshall. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Kerry James Marshall (Birmingham, Alabama 1955) “BLACK POWER”, 1998, stampa in rilievo su carta, cm 65,1 x 101,6. Minneapolis, Walker Art Center. T.B.Walker Acquisition Fund, 1999 © Kerry James Marshall. Courtesy the artist and the Walker Art Center, Minneapolis

Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana 1941), Art Make-Up, 1967-1968, pellicola da 16mm (colore, muto, sonoro) trasferita su video, 40’.Minneapolis, Walker Art Center. T.B. Walker Acquisition Fund, 2002. © Bruce Nauman by SIAE 2021

Bruce Nauman (Fort Wayne, Indiana 1941), Art Make-Up, 1967-1968, pellicola da 16mm (colore, muto, sonoro) trasferita su video, 40’.Minneapolis, Walker Art Center. T.B. Walker Acquisition Fund, 2002. © Bruce Nauman by SIAE 2021

Kerry James Marshall (Birmingham, Alabama 1955), Blind Ambition, 1990, acrilico, collage su tela, cm 218,8 x 142,2. Minneapolis, Walker Art Center. Dono RBC Wealth Management in onore di John Taft, 2016. © Kerry James Marshall. Courtesy of the artist and Jack Shainman Gallery, New York.

Kerry James Marshall (Birmingham, Alabama 1955), Blind Ambition, 1990, acrilico, collage su tela, cm 218,8 x 142,2. Minneapolis, Walker Art Center. Dono RBC Wealth Management in onore di John Taft, 2016. © Kerry James Marshall. Courtesy of the artist and Jack Shainman Gallery, New York.

Matthew Barney (San Francisco 1967), Cremaster 2: The Drones’ Exposition, 1999. Minneapolis, Walker Art Center. Collection Walker Art Center and San Francisco Museum of Modern Art, T.B. Walker Acquisition Fund, 2000. © 1999 Matthew Barney Production still: © 1999 Matthew Barney, Photo: Chris Winget, Courtesy Gladstone Gallery, New York and Brussels

Matthew Barney (San Francisco 1967), Cremaster 2: The Drones’ Exposition, 1999. Minneapolis, Walker Art Center. Collection Walker Art Center and San Francisco Museum of Modern Art, T.B. Walker Acquisition Fund, 2000. © 1999 Matthew Barney Production still: © 1999 Matthew Barney, Photo: Chris Winget, Courtesy Gladstone Gallery, New York and Brussels

I ritratti poetici ed emotivi dei disabili di Christian Tasso nella serie di fotografie “QuindiciPercento”

all  images by Christian Tasso. Chennai, India, 2017 “Mi piace correre nei campi e giocare a nascondino con gli amici. A volte la mamma dice che sono troppo vivace, ma non credo che sia vero.” 150 x 150 cm

all images by Christian Tasso. Chennai, India, 2017 “Mi piace correre nei campi e giocare a nascondino con gli amici. A volte la mamma dice che sono troppo vivace, ma non credo che sia vero.” 150 x 150 cm

Nella serie “QuindiciPerCento” (“FifteenPercent”) il fotografo e cineasta italiano, Christian Tasso (originario di Macerata), fa coincidere le ragioni della documentazione fotogiornalistica con quelle dell’interpretazione artistica. Le forme e gli stratagemmi stilistici sono quelli del ritratto classico (bianco e nero, persone consapevoli e per lo più statiche di fronte alla macchina fotografica, in qualche caso fondi ecc.), ma i soggetti no. Non solo perchè sono disabili ma anche per i contesti da cui provengono che rcordano a chi guarda le loro condizioni di vita.

Tasso li ritrae con delicatezza, lasciando emergere un tratto della loro personalità. Sia esso l’allegria, la pensosità, la nostalgia, la stoica compostezza o la determinazione. L’autore c’è, è umanamente partecipe. E vuole che sia così anche per l’osservatore, come sottolinea la decisione di esporre (o pubblicare) le foto insieme a una frase detta dal soggetto ritratto.

Autodidatta, Christian Tasso, attualmente vive tra Italia e Svizzera, dove collabora con musei, gallerie d'arte e organizzazioni internazionali, comprese le agenzie delle Nazioni Unite per accrescere la consapevolezza dei diritti umani. Al centro del suo lavoro il legame tra comunità e territorio, folclore e tradizioni. Il progetto “QuindiciPerCento” (“FifteenPercent”), che documenta la vita dei disabili in tutto il mondo, è stato esposto anche al Palais des Nations (sede delle Nazioni Unite di Ginevra).

La serie è attualmente è al centro della mostra "NESSUNO ESCLUSO" (a cura di Adelina von Fürstenberg, prodotta da ART for The World) alla Fabbrica del Vapore di Milano.

"L’artista- spiegano gli organizzatori- presenta una serie di lavori fotografici di grande e medio formato - esclusivamente in pellicola sviluppata manualmente in camera oscura - che celebrano la diversità come risorsa per l’intera umanità."

La mostra "NESSUNO ESCLUSO" di Christian Tasso alla Fabbrica del Vapore di Milano si potrà visitare fino al 28 maggiio. E’ gratuita ma è necessario prenotarsi online. Per vedere altre fotografie, oltre a quele della serie sulle disabilità “QuindiciPerCento”, si può sbirciare sul sito internet di Tasso suo sul suo account instagram.

Tarau, Ecuador, 2015 “Mi sveglio ogni giorno e lavoro nei campi con mia sorella. Gestiamo anche una piccola farmacia nel nostro villaggio, per gli abitanti è l’unico modo di ottenere medicine qui, in alta montagna.” 40 x 40 cm

Tarau, Ecuador, 2015 “Mi sveglio ogni giorno e lavoro nei campi con mia sorella. Gestiamo anche una piccola farmacia nel nostro villaggio, per gli abitanti è l’unico modo di ottenere medicine qui, in alta montagna.” 40 x 40 cm

Kampong Cham, Cambogia, 2016 “Mio figlio crescerà a casa sua, nella sua comunità.” 150 x 150 cm

Kampong Cham, Cambogia, 2016 “Mio figlio crescerà a casa sua, nella sua comunità.” 150 x 150 cm

Provincia del Dundgov’, Mongolia, 2017 “Sono diventato sciamano in giovane età. Non sapevo che lo sarei diventato, ma poi lo spirito mi ha scelto e mi sono ritrovato a scoprire nuovi aspetti sorprendenti e appassionanti di me, degli altri e della re…

Provincia del Dundgov’, Mongolia, 2017 “Sono diventato sciamano in giovane età. Non sapevo che lo sarei diventato, ma poi lo spirito mi ha scelto e mi sono ritrovato a scoprire nuovi aspetti sorprendenti e appassionanti di me, degli altri e della realtà che ci circonda. Mi piace il mio ruolo, sento di essere utile a molti e so di essere importante per la mia comunità.” 150 x 150 cm

Narok, Kenya, 2017 “Siamo una grande famiglia, e da noi c’è spazio per tutti. Certo, la vita nella savana è difficile, tanti cambiamenti degli ultimi tempi ci spingono a modificare radicalmente il nostro stile di vita. Ma insieme ce la faremo.” 150 …

Narok, Kenya, 2017 “Siamo una grande famiglia, e da noi c’è spazio per tutti. Certo, la vita nella savana è difficile, tanti cambiamenti degli ultimi tempi ci spingono a modificare radicalmente il nostro stile di vita. Ma insieme ce la faremo.” 150 x 150 cm

Kathmandu, Nepal, 2015 “Siamo unite e ci supportiamo a vicenda; l’amicizia è questo per noi.” 40 x 40 cm

Kathmandu, Nepal, 2015 “Siamo unite e ci supportiamo a vicenda; l’amicizia è questo per noi.” 40 x 40 cm

Pokhara, Nepal, 2015 “So bene che per promuovere meglio i nostri diritti abbiamo bisogno di sapere quale sia la realtà. Così vado in montagna per raccogliere informazioni sulle persone con disabilità che vivono nei villaggi remoti.” 40 x 40 cm

Pokhara, Nepal, 2015 “So bene che per promuovere meglio i nostri diritti abbiamo bisogno di sapere quale sia la realtà. Così vado in montagna per raccogliere informazioni sulle persone con disabilità che vivono nei villaggi remoti.” 40 x 40 cm

Capodarco, Fermo, 2018 “Amo lavorare il legno e lo faccio con passione e dedizione.”40 x 40 cm

Capodarco, Fermo, 2018 “Amo lavorare il legno e lo faccio con passione e dedizione.”40 x 40 cm

Monti Niligiri, India, 2017 “Mio fratello è l’ultimo raccoglitore di miele della zona. È un lavoro pericoloso e io lo aiuto ogni giorno occupandomi del resto delle attività.” 40 x 40 cm

Monti Niligiri, India, 2017 “Mio fratello è l’ultimo raccoglitore di miele della zona. È un lavoro pericoloso e io lo aiuto ogni giorno occupandomi del resto delle attività.” 40 x 40 cm