Il Rijksmuseum mette online un Rembrandt in super-mega hd. Ecco "La ronda di notte" a 44,8 gigapixel

Images Courtesy of the Rijksmuseum

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Il Rijksmuseum ha pubblicato l’immagine piu’ grande mai realizzata di un Rembrandt. Forse la più dettagliata di un opera d’arte mai vista.

La Ronda di Notte” (The night watch) è online a 44,8 gigapixel (44.804.687.600 pixel). Una definizione talmente alta che si possono vedere non solo le pennellate dell’artista olandese ma anche le venature nel colore e persino le particelle di pigmento.

"Il team di ricerca di Operation Night Watch - ha detto direttore del Rijksmuseum Taco Dibbits- utilizza le tecnologie più recenti e spinge continuamente i confini di ciò che si pensava fosse possibile. La fotografia è una fonte cruciale di informazioni per i ricercatori e i visitatori online possono usarla per ammirare il capolavoro di Rembrandt nei minimi dettagli."

Per realizzare questa immagine in iperdefinizione sono è stato necessario usae 528 scatti. Le fotografie sono state poi disposte in 24 file da 22 ciascuna e cucite insieme digitalmente con l’ausilio di reti neurali. I pixel sono vicinissimi l’uno all’altro: 20 micrometri (0,02 mm).

Risultato: l’immagine potrà essere ammirata da tutti, vedendola più dettagliatamente di come sarebbe possibile al museo di Amsterdam. E potrà essere studiata a distanza dai ricercatori.

La “Ronda di Notte” (The night watch) di Rembrandt è il dipinto più famoso e importante dei Paesi Bassi ma la sua storia è piuttosto avventurosa e a tratti sfortunata. Nel corso del ‘900 è stato attaccato per ben 3 volte. Nel 1911 un uomo armato di coltello lo tagliò malamente riuscendo a danneggiarlo solo superficialmente. Gli andò peggio nel ‘75 quando uno squilibrato riuscì nell’impresa di infliggergli 12 tagli. Nel ‘90 fu la volta dell’acido, che fortunatamente danneggiò solo lo strato superficile della vernice.

Anche per questo il Rijksmuseum ha pianificato un importante intervento di restauro che comincerà nel 2021, dopo essere slittatto per l’emergenza COVID. La relizzazione dell’immagine in iperisoluzione de la “Ronda di Notte” di Rembrandt è propedeutica a questo progetto e verrà utilizzata per tracciare precisamente il processo d’invecchiament del colore. (via Designboom)

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Tomás Saraceno domani sarà protagonista di un imperdibile diretta streaming. In attesa che riapra Aria a Palazzo Strozzi

all images courtesy Tomás Saraceno and Palazzo Strozzi

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In attesa che la grande mostra Aria di Tomás Saraceno a Palazzo Strozzi riapra, domani alle 18 e 30 c’è un appuntamento da non perdere. Il famoso artista di origine argentina sarà infatti protagonista del live talk “AEROCENE: UN VIAGGIO NELLA NUOVA ERA”. Una conversazione eccezionalmente trasmessa in diretta streaming sulla pagina Facebook di Manifattura Tabacchi (Firenze), accessibile a tutti. Che, oltre a Saraceno, coinvolgerà il teorico dell’intelligenza delle piante Stefano Mancuso, la biologa e giornalista scientifica Lisa Signorile e il direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galasino.

Un gruppo di pensatori fuori dagli schemi e grandi comunicatori che renderà di certo il dibattito frizzante e non scontato.

In tempi normali “AEROCENE: UN VIAGGIO NELLA NUOVA ERA” si sarebbe svolto in un teatro del centro di Firenze o, tutt’al più in una sala della Manifattura Tabacchi (che collabora con Palazzo Strozzi in occasione delle grandi mostre contemporanee). Anzi più probabilmente in un cinema com’è già capitato il 22 febbraio in occasione dell’inaugurazione della mostra “Tomás Saraceno. Aria” (ho parlato dell’evento qui). I relatori sono tutti molto conosciuti: Saraceno è un artista di fama internazionale fresco di Biennale di Venezia (dove le sue installazioni hanno avuto un ruolo importante; ho parlato di Spiderweb Pavilion 7 qui e di Acqua Alta qui), Stefano Mancuso (Direttore del Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale LINV) attira folle da concerto alle presentazioni dei suoi libri e chi ha cercato di noleggiarne uno in biblioteca saprà che è impossibile senza fare la fila.

Insomma il live talk di domani non è la solita iniziativa pensata per tamponare alla bell’e meglio la chiusura forzata per la crisi COVID 19. Va visto!

Ma di cosa si parlerà? Di sostenibilità, relazione tra uomo e natura, costruzione di comunità e forme alternative di abitazione oltre che di interazione. E naturalmente della comunità artistica interdisciplinare Aerocene, nata dalla vulcanica creatività di Saraceno e che ha portato all’invenzione di veri e proprie mongolfiere capaci di volare basandosi solo su aria e sole. Senza usare nessun combustibile. Come i prototipi che compongono l’installazione Thermodynamic Costellation esposta nel cortile di Palazzo Strozzi. O il mezzo che ha battuto sei record mondiali volando sopra le Salinas Grandes.

La conversazione di domani (mercoledì 13 maggio 2020) “AEROCENE: UN VIAGGIO NELLA NUOVA ERA” si inserisce nel progetto In Contatto di Palazzo Strozzi. E chissà non sia l’occasione giusta per anticipare la data della riapertura della mostra Tomás Saraceno. Aria di Palazzo Strozzi.

Tomás Saraceno, Thermodynamic Costellation, Palazzo Strozzi. Photography -® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, Thermodynamic Costellation, Palazzo Strozzi. Photography -® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Aerocene Tethered Flight, 24°08’54.4”S 65°15’54.8”W, Salinas Grandes, Jujuy, Argentina, 2017 . With the support of CCK Buenos Aires. Courtesy the Aerocene Foundation and CCK Agency Photography by Studio Tomás Saraceno, 2017 Licensed under CC BY‐SA 4…

Aerocene Tethered Flight, 24°08’54.4”S 65°15’54.8”W, Salinas Grandes, Jujuy, Argentina, 2017 . With the support of CCK Buenos Aires. Courtesy the Aerocene Foundation and CCK Agency Photography by Studio Tomás Saraceno, 2017 Licensed under CC BY‐SA 4.0 by Aerocene Foundation

Tomás Saraceno, Thermodynamic Costellation, Palazzo Strozzi. Photography -® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Tomás Saraceno, Thermodynamic Costellation, Palazzo Strozzi. Photography -® Ela Bialkowska, OKNO Studio

Museo Aero Solar, (2007‐ongoing) Left ‐ at Prato, Italy in 2009, with Alberto Pesavento, Tomás Saraceno, Janis Elko, Till Hergenhahn, Giovanni Giaretta, Marco, Alessandro, Manuel Scano, Michela Sacchetto, and Matteo Mascheroni. Right ‐ Museo Aero So…

Museo Aero Solar, (2007‐ongoing) Left ‐ at Prato, Italy in 2009, with Alberto Pesavento, Tomás Saraceno, Janis Elko, Till Hergenhahn, Giovanni Giaretta, Marco, Alessandro, Manuel Scano, Michela Sacchetto, and Matteo Mascheroni. Right ‐ Museo Aero Solar at Aerocene Festival, Olympiaberg in Munich, Germany in 2019 with Tomás Saraceno, Alice Lamperti, Roxanne Mackie, Erik Vogler, Charles Gonzalez, Camilla Berggren Lundell, Susanne Witzgall, Beate Engl, Erik Bordeleau, Igor Mikloušic, Gwilym Faulkner, Debora Swistun. Courtesy Museo Aero Solar and Aerocene Foundation. Photography by Janis Elko (left). Photography by Studio Tomás Saraceno (right) Licensed under CC BY‐SA 4.0.

83AQI Free Flight, 48°02’32.9”N 11°11’03.5”E ‐‐ 49°58’22.6”N 16°17’48.3”E A zero‐carbon, aerosolar journey from Hechendorf, Germany to Oucmanice, Czech Republic on Sep. 10, 2019. As part of Aerocene Festival, Olympiaberg, Munich, 6–11 Sep 2019. Cour…

83AQI Free Flight, 48°02’32.9”N 11°11’03.5”E ‐‐ 49°58’22.6”N 16°17’48.3”E A zero‐carbon, aerosolar journey from Hechendorf, Germany to Oucmanice, Czech Republic on Sep. 10, 2019. As part of Aerocene Festival, Olympiaberg, Munich, 6–11 Sep 2019. Courtesy Aerocene Foundation Photography by Studio Tomás Saraceno, 2019 Licensed under CC BY‐SA 4.0 by Aerocene Foundation

Aerocene Tethered Flight, 24°08’54.4”S 65°15’54.8”W, Salinas Grandes, Jujuy, Argentina, 2017. With the support of CCK Buenos Aires. Courtesy the Aerocene Foundation and CCK Agency Photography by Studio Tomás Saraceno, 2017 Licensed under CC BY‐SA 4.…

Aerocene Tethered Flight, 24°08’54.4”S 65°15’54.8”W, Salinas Grandes, Jujuy, Argentina, 2017. With the support of CCK Buenos Aires. Courtesy the Aerocene Foundation and CCK Agency Photography by Studio Tomás Saraceno, 2017 Licensed under CC BY‐SA 4.0 by Aerocene Foundation

Tomás Saraceno. Palazzo Strozzi. © Alessandro Moggi, 2019

Tomás Saraceno. Palazzo Strozzi. © Alessandro Moggi, 2019

Jim Bachor fa la sua street art della buca stradale a Chicago. In versione COVID

All images © Jim Bachor

All images © Jim Bachor

L’artista statunitense Jim Bachor (di cui ho già parlato qui) durante l’epidemia di coronavirus ha mantenuto il suo divertente progetto di street art entro il perimetro cittadino. O meglio entro il tracciato stradale cittadino. Infatti Bachor rattoppa con la sua opera i danni al manto stradale.

Così Chicago ha perso quattro buche, sostituite da altrettanti colorati mosaici a tema coronavirus.

Jim Bachor che ama rappresentare gli oggetti della quotidianità nei suoi mosaici, si è concentrato sui top seller da pandemia. In primo luogo gli oggetti che gli americani cercavano e faticavano a trovare: oltre ai gel disinfettanti (il corrispondente della nostra Amuchina negli States si chiama Purell e ovviamente è andato esaurito), anche la carta igienica. Poi la birra che, secondo Bachor, è stato un genere di conforto per gli statunitensi in questo periodo buio:

"Tutti bevono di più in questi giorni- ha detto Bachor a Blockclubchicago- È una cosa universale con cui chiunque puo’ relazionarsi."

Infine l’artista ha voluto dare una nota di ottimismo e spirito di comunità rappresentando la stella cha compare nella bandiera di Chicago.

Jim Bachor in genere fa mosaici (è venuto in Italia a studiare la tecnica) e quando li usa per riempire le buche stradali è capace di divertire. Le persone pensano che in questo modo voglia indicare l’incuria della pubblica amministrazione, ma lui smentisce e dice anzi di provare empatia per chi è costretto per mestiere a intraprendere una lotta senza quartiere contro le buche stradali. Perchè si tratta di una battaglia che non conosce tregue. E alla lunga risulta perdente

Jim Bachor durante la pandemia ha usato il suo ingegnoso progetto di street art per strappare un sorriso ai concittadini. Ma di norma si sposta per le metropoli nord americane. Condivide però con tutti le sue creazioni su Instagram.

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