Ecco i ritratti ufficiali degli Obama! by Kehinde Wiley e Amy Sherald

il presidente barack obama di kehinde wiley | immagine © kehinde wiley

il presidente barack obama di kehinde wiley | immagine © kehinde wiley

Gli attesi ritratti ufficiali di Barack Obama e di Michelle Obama per la Smithsonian National Portrait Gallery di Washington (dove sono conservate le opere che effigiano tutti i presidenti degli Stati Uniti) sono stati presentati lunedì mattina. Le gradi tele commissionate a Kehinde Wiley (di cui ho parlato qui) e Amy Sherald avrebbero potuto entrare a far parte della collezione senza suscitare nessun interesse, non fosse che sia la coppia presidenziale ritratta sia il duo di artisti scelti per consegnare la loro immagine ai posteri sono afroamericani. Due prime volte in un colpo solo nella storia del prestigioso museo.

Ovviamente la scelta di Kehinde Wiley ed Amy Sherald da parte degli Obama, pur avendo a che fare con l'arte, è stata prima di tutto una scelta politica

"Le arti sono sempre state centrali nell'esperienza americana- ha detto Obama- provocano il pensiero, sfidano le nostre ipotesi e plasmano il modo in cui definiamo la nostra narrativa come paese. Grazie a Kehinde Wiley e Amy Sherald, generazioni di americani- e giovani provenienti da tutto il mondo- visiteranno la Galleria Nazionale dei Ritratti e vedranno questo paese attraverso delle nuove lenti".

michelle obama di amy sherald

michelle obama di amy sherald

Kehinde  Wiley era già un artista famoso. Il suo successo è cominciato negli anni 2000 mimando con i suoi dipinti iperrealisti capolavori della Storia dell'Arte, solo che sostituiva i soggetti originali con dei giovani afroamericani vestiti hip-hop. Ed è proseguito ritraendo una serie di star di colore. I suoi segni distintivi più noti sono il basare le composizioni sui capolavori della Storia dell'arte e l'eroismo che regala ai modelli.

Il ritratto di Obama è diverso. Non fa riferimento ad opere d'arte del passato (semmai al teatro) ne trasforma l'ex-presidente in un eroe. C'è un pattern vegetale e c'è Obama; corrucciato, sguardo intenso ma non fiero, sicuro e consapevole. Ascolta, riflette, prende sul serio tutto quello che gli viene detto, Dalla siepe che fa da sfondo bidimensionale e da elemento decorativo emergono dei fiori. Ognuno ha un significato simbolico: i gigli blu africani rappresentano il Kenya (il paese in cui è nato suo padre); il gelsomino le Hawaii, dove nacque lo stesso Obama; i crisantemi, infine, sono il fiore di Chicago, si riferiscono alla città in cui ha iniziato la sua carriera politica e dove ha incontrato Michelle.

Amy Sherald non è famosa, affermata e ricca come Wiley, Nata nel '73, vive a Baltimora. Quando è arrivata la notizia che sarebbe stata lei a ritrarre la ex-first lady stava appena cominciando a farsi notare dopo un periodo molto tribolato sul piano personale (un grave problema familiare e un trapianto di cuore ad appena 39 anni). La sua tela mantiene tutti gli elementi tipici dello stile che si è costruita: sfondo piatto (solo una campitura di colore), pelle sui toni del grigio (perchè non essendo ne bianco ne nero è neutro sul piano razziale), colore solo sull'abito che quindi passa in primo piano rispetto al soggetto rappresentato.

Il ritratto di Barack Obama firmato da Kehinde Wiley entrerà a far parte stabilmente della Galleria dei ritratti presidenziali di Washington, insieme, per esempio. a quello di Bill Clinton del famoso pittore Chuck Close (recentemente accusato di molestie sessuali). Mentre quello di Michelle  di Amy Sherald verrà esposto in uno spazio dedicato alle mostre temporanee solo fino a novembre.

E al tempo di #MeToo c'è chi si domanda se non sarebbe più giusto che first men e firt women venissero esposti tutti insieme. Se non altro per il valore simbolico,

Chi è Kehinde Wiley, l’artista scelto da Obama per il suo ritratto ufficiale

AN ECONOMY OF GRACE; JULIETTE RECAMIER, 2012 ; OIL ON CANVAS 72" X 96". Courtesy Kehinde Wiley

AN ECONOMY OF GRACE; JULIETTE RECAMIER, 2012 ; OIL ON CANVAS 72" X 96". Courtesy Kehinde Wiley

Sarà l’artista afro-americano Kehinde Wiley a dipingere Barack Obama per la Smithsonian National Gallery of Portraits (cioè il museo di Washington dove sono conservati i ritratti ufficiali dei 44 presidenti degli Stati Uniti). Una scelta che è stata salutata con interesse da molti perché Wiley sarà il primo pittore nero a entrare nella famosa galleria ma anche perché il suo stile è meno formale degli altri chiamati a portare a termine questo compito prima di lui.

Ma chi è Kehinde Wiley? Dalle interviste che ha rilasciato nel corso del tempo sembra emergere un’osservatore della realtà, curioso e riflessivo. Di certo è uno che di strada ne ha fatta parecchia.

Nato a Los Angeles nel ‘77 è stato cresciuto, insieme a 5 fratelli, da una madre single. “A South Central Los Angeles alla fine degli anni '80- spiega nel suo sito internet- (…)  [c’erano] la violenza, il comportamento antisociale, le strade in fiamme. Sono stato fortunato perché mia madre era molto concentrata a tenerne fuori me, mio fratello gemello e gli altri. Nei week-end volevo andare a lezione d'arte presso un conservatorio. Dopo la scuola, rimanevamo chiusi in casa. Era qualcosa che odiavo, ovviamente, ma alla fine è stato un salvavita.” Insomma tempi duri: “Ricordo quando dovevo lottare per comprare i colori - ha dichiarato a Canadianart- e quando dovevo lasciare che le dimensioni delle cose che facevo fossero determinate da ciò che potevo permettermi.” 

Adesso Kehinde Wiley ha al suo attivo i ritratti di alcune delle star più splendenti  nel firmamento della musica nera come il rapper Ice T, Notorius B.I.G. o Michael Jackson. Ma anche di personaggi dello sport e dello spettacolo. Nella serie “An economy of Grace” le sue modelle indossano costumi nati da una collaborazione con Givenchy. E, alla notizia che sarebbe stato Wiley a occuparsi del ritratto ufficiale di Obama, la sua amica Chelsea Clinton ha festeggiato con un allegro tweet di congratulazioni.

L’artista ha cominciato ritraendo uomini afro-americani presi dalla strada nelle pose dei modelli degli antichi Maestri. Con il tempo ha dipinto anche personaggi famosi, donne e persone di colore di altri paesi. A rimanere inalterato è il mix di Storia dell’Arte e contemporaneità (espressa soprattutto attraverso i soggetti e l’abbigliamento). I motivi decorativi dai colori sgargianti che fanno da sfondo a gran parte dei suoi quadri, infine, possono essere indifferentemente presi da una carta da parati attuale o dalle piastrelle di un’antica moschea. 
I suoi quadri sollevano interrogativi e aprono spazi di riflessione su razza e genere. In merito l’artista ha dichiarato a Vice: In un certo senso, siamo tutti vittime della misoginia e del razzismo che esistono nel mondo, non importa quale sia il nostro genere o razza.”

Anche se i suoi quadri più noti sono quelli dei personaggi famosi, il progetto più importante degli ultimi anni è “The World Stage” in cui ha viaggiato in tutto il mondo (dalla Nigeria alla Cina, aprendo studi in loco e trasferendo il team di assistenti che lavorano per lui) per raccontare soprattutto la globalizzazione. In questo progetto lavora come negli Stati Uniti: sceglie le persone in strada e gli domanda di posare, poi mostra loro un libro di Storia dell'arte e gli chiede di quale opera vorrebbero essere protagonisti. A questo proposito ha raccontato che mentre gli americani dicono cose tipo "Finalmente mi hai trovato! Era ora!" e tutto è semplice e veloce, all'estero le persone non si spiegano il perchè l'artista le abbia scelte. 

Il ritratto ufficiale di Barack Obama verrà inaugurato nel 2018. Le opere di Kehinde Wiley e Amy Sherald (scelta per rappresentare Michelle) saranno i primi lavori di artisti afro-americani a entrare nella galleria di presidenti dellaSmithsonian National Gallery of Portraits (si può visitare anche online qui). 

KINGS OF CULTURE; PORTRAIT OF SPIKE LEE , 2014; ARCHIVAL INKJET PRINT ON HAHNEMUHLE FINE ART PAPER 48 X 32 INCHES. Courtesy Kehinde Wiley

KINGS OF CULTURE; PORTRAIT OF SPIKE LEE , 2014; ARCHIVAL INKJET PRINT ON HAHNEMUHLE FINE ART PAPER 48 X 32 INCHES. Courtesy Kehinde Wiley

AN ECONOMY OF GRACE; PRINCESS VICTOIRE OF SAXE-COBURG-GOTHA, 2012 ; OIL ON LINEN 96" X 72". Courtesy Kehinde Wiley

AN ECONOMY OF GRACE; PRINCESS VICTOIRE OF SAXE-COBURG-GOTHA, 2012 ; OIL ON LINEN 96" X 72". Courtesy Kehinde Wiley

STAINED GLASS; ARMS OF NICOLAAS RUTERIUS, BISHOP OF ARRAS , 2014; STAINED GLASS 54 X 36.5 IN. Courtesy Kehinde Wiley

STAINED GLASS; ARMS OF NICOLAAS RUTERIUS, BISHOP OF ARRAS , 2014; STAINED GLASS 54 X 36.5 IN. Courtesy Kehinde Wiley

AN ECONOMY OF GRACE; THE TWO SISTERS, 2012 ; OIL ON LINEN 96" X 72". Courtesy Kehinde Wiley

AN ECONOMY OF GRACE; THE TWO SISTERS, 2012 ; OIL ON LINEN 96" X 72". Courtesy Kehinde Wiley

CHINA; BAMBOO SHOOTS , 2007; OIL ON CANVAS 96 X 72 INCHES. Courtesy Kehinde Wiley

CHINA; BAMBOO SHOOTS , 2007; OIL ON CANVAS 96 X 72 INCHES. Courtesy Kehinde Wiley

HAITI; THE SISTERS ZÉNAÏDE AND CHARLOTTE BONAPARTE , 2014; OIL ON LINEN 83.5 X 63 INCHES. Courtesy Kehinde Wiley

HAITI; THE SISTERS ZÉNAÏDE AND CHARLOTTE BONAPARTE , 2014; OIL ON LINEN 83.5 X 63 INCHES. Courtesy Kehinde Wiley

AN ECONOMY OF GRACE; ENA JOHNSON, 2012 ; OIL ON CANVAS 70" X 60". Courtesy Kehinde Wiley

AN ECONOMY OF GRACE; ENA JOHNSON, 2012 ; OIL ON CANVAS 70" X 60". Courtesy Kehinde Wiley

CHINA; SUPPORT THE RURAL POPULATION AND SERVE 500 MILLION PEASANTS , 2007; OIL AND ENAMEL ON CANVAS 72 X 60. Courtesy Kehinde Wiley

CHINA; SUPPORT THE RURAL POPULATION AND SERVE 500 MILLION PEASANTS , 2007; OIL AND ENAMEL ON CANVAS 72 X 60. Courtesy Kehinde Wiley