Dal Guggenheim di New York a Palazzo Reale. Da domani 'La collezione Thannhauser da Van Gogh a Picasso' apre a Milano

Vincent van Gogh , Montagne a Saint-Rémy

Vincent van Gogh , Montagne a Saint-Rémy

Domani apre al pubblico “Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso”. La mostra, che si terrà a Palazzo Reale di Milano, è uno degli appuntamenti espositivi più attesi di quest’anno perchè occasione irripetibile (o comunque molto rara) per ammirare dal vivo i circa 50 capolavori della collezione dei galleristi Heinrich (1859–1935) e Justin (1892–1976) Thannhauser, normalmente conservati al Guggenheim Museum di New York.

Per quanto “Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso” sia un incontro dedicato all’arte moderna ha tutte le carte per coinvolgere un pubblico vasto. Gli appassionati d’arte contemporanea per il carattere di rottura delle avanguardie storiche (anche se non ci saranno pezzi di Duchamp) e chi predilige l’arte più datata per l’impianto classico dei dipinti impressionisti e non solo. D’altra parte l’ esposizione che conta opere firmate da Paul Cézanne, Edgar Degas, Paul Gauguin, Édouard Manet, Claude Monet, Pierre-Auguste Renoir, Vincent van Gogh e Pablo Picasso, può contare su alcuni tra gli artisti più amati di sempre.

"È la prima volta che questi capolavori arrivano in Europa: dopo la prima tappa al Guggenheim di Bilbao e la seconda all’Hotel de Caumont di Aix-en-Provence, Palazzo Reale a Milano rappresenta la tappa conclusiva della mostra, dopo la quale queste splendide opere ritorneranno a New York. Si tratta dunque di un’occasione unica e irripetibile per ammirare lavori di eccezionale qualità di grandi maestri della pittura europea sinora mai esposti fuori dagli Stati Uniti." Fanno sapere i portavoce della mostra nata dalla collaborazione di Comune di Milano, Palazzo Reale, MondoMostre Skira e The Solomon R. Guggenheim Foundation, New York.

La collezione nasce dalla passione per l’arte della famiglia Thannhauser, il padre Heinrich prima ma soprattutto il figlio Justin che lavorò fin da giovanissimo nella galleria paterna in Europa e con la seconda moglie Hilde si affermò come commerciante d’arte sulla scena newyorkese. I Thannhauser esposero Impressionisti, postimpressionisti e futuristi e allacciarono relazioni durature con molti di loro. In particolare lo stretto rapporto tra Justin K. Thannhauser e Picasso (che durò fino alla morte dell'artista nel ‘73) si traduce nella collezione in un importante corpo di opere.

Guggenheim. La collezione Thannhauser, da Van Gogh a Picasso”., curata dalla conservatrice del Guggenheim, Megan Fontanella, rimarrà esposta a Palazzo reale fino al 1 marzo 2020.

Georges Braque , Paesaggio vicino ad Anversa

Georges Braque , Paesaggio vicino ad Anversa

Claude Monet , Palazzo Ducale, visto da San Giorgio Maggiore

Claude Monet , Palazzo Ducale, visto da San Giorgio Maggiore

Pierre-Auguste Renoir , Donna con pappgallo

Pierre-Auguste Renoir , Donna con pappgallo

Pablo Picasso , Still Life: Fruit and Pitcher ( Natura morta: frutta e vaso )

Pablo Picasso , Still Life: Fruit and Pitcher ( Natura morta: frutta e vaso )

Vincent van Gogh , Paesaggio innevato ( Paysage enneigé )

Vincent van Gogh , Paesaggio innevato ( Paysage enneigé )

Henri de Toulouse-Lautrec , Nel salone

Henri de Toulouse-Lautrec , Nel salone

Pablo Picasso , Vetro Pipa e pacchetto di tabacco

Pablo Picasso , Vetro Pipa e pacchetto di tabacco

Paul Gauguin , Andiamo

Paul Gauguin , Andiamo

Vincent van Gogh , Carreggiata con sottopasso ( Le viaduc )

Vincent van Gogh , Carreggiata con sottopasso ( Le viaduc )

Fino a domani al cinema c'è Loving Vincent, il primo film dipinto interamente ad olio su tela

Da ieri fino a domani soltanto, nelle sale cinematografiche italiane verrà proiettato l’atteso film d’animazione britannico-polacco ‘Loving Vincent’. Il lungometraggio, dedicato a Vincent Van Gogh edipinto interamente ad olio su tela.

I numeri di ‘Loving Vincent’ sono impressionanti: 6 anni di sviluppo creativo, oltre mille quadri, 62mila e 450 fotogrammi, ognuno dei quali dipinto a mano da 115 pittori professionisti provenienti da tutto il mondo. 

“Quando cominci a fare sul serio- ha detto a BBC il regista Hugh Welcham- per un progetto così e’ solo questione di quanti pittori puoi trovare; e se puoi trovare abbastanza pittori che raggiungano il livello qualitativo richiesto”.

Scritto e diretto da Dorota Kobiela e Hugh Welchman, ‘Loving Vincent’ è stato realizzato in gran parte in rotoscope. Ovvero, prima di tutto il film è stato girato in modo tradizionale (mixando però fotografia e animazione per un miglior risultato come viene spiegato nel video in fondo) e poi i fotogrammi sono stati copiati e interpretati dai pittori.

"Era stato pensato per essere un cortometraggio di sette minuti e si è trasformato in un film"- ha spiegato, sempre a BBC, Dorota Kobiela -"Non potevo più dipingere da sola perché questo mi avrebbe portato via 80 anni”.

‘Loving Vincent’ è stato prodotto dalla polacca BreakThru Films e dall’inglese Trademark Films. Per renderlo più coinvolgente si è scelto di giocarlo sul filo del mistero (la morte di Van Gogh non ha mai convinto il narratore ). In Italia sarà nei cinema appunto dal 16 al 18 ottobre. Per altre informazioni su questo lungometraggio animato fuori dall’ordinario oltre al sito ufficiale ci sono gli account Twitter e Facebook. Sopra trovate il trailer ufficiale.

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loving-vincent-Vincent (Robert Gulaczyk) painting in the rain.jpg
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loving-vincent-Night Café, Arles Lt Milliet (Robin Hodges) and Armand Roulin (Douglas Booth).jpg

In affitto su Airbnb la ricostruzione della camera di Van Gogh ad Arles

Io non ci andrò, perché non è proprio dietro l’angolo, ma mi piacerebbe molto dormire nella stanza che l’Art Institute di Chicago affitta per la cifra simbolica di 9 euro a notte su Airbnb

Creata come iniziativa collaterale alla mostra “Van Gogh’s bedroosms”, è la meticolosa ricostruzione della famosa opera “la camera di Vincent ad Arles”(dipinta dall‘artista olandese in attesa dell’attesa visita di Paul Gauguin).
L’esposizione, durerà dal 14 febbraio al 9 maggio, ma si può immaginare che la disponibilità di questa stanza finirà molto prima. Visto che regala l’impressione di vivere dentro uno dei dipinti tra i più noti ed amati al mondo, e, come se non bastasse, è parte di un ampio appartamento dotato di tutti i confort.

L’alloggio è vicino alla sede della mostra ovviamente. Per rimanere aggiornati si può consultare l’account facebook dell’Art Institute o la loro pagina Instagram. (via Colossal)