A Parigi la eco-distanza di sicurezza è assicurata con il cinema in barca (elettrica) al Bassin de la Villette

image courtesy of paris plages

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Parigi si prapara a inaugurare il programma di attività ricreative e sport all’aria aperta “Paris Plages”. E quest’anno, un po’ per rispettare le norme di contrasto al coronavirus, un po’ per reazione ai mesi bui, lo fa in grande stile. Al Bassin de la Villette, infatti, domani, in occasione dell’apertura della stagione estiva cittadina, si terrà il "cinéma sur l'eau" (cinema sull’acqua). Cioè la proiezione del film “Le grand bain” (in Italia chiamato “7 uomini a bagno”) di Gilles Lellouche, che gli spetttori guarderanno dal lago artificiale accomodati sulle piccole barche elettriche messe a dispposizione dagli organizzatori dell’evento.

Un vero e proprio drive-in romantico ed ecosostenibile a cui purtroppo potrà partecipare solo un ristretto gruppo di persone estatte a sorte (la selezione è avvenuta nei giorni scorsi). L’evento è stato organizzato dal canale cinematografico MK2 con Häagen-Dazs e città di Parigi. Le imbarcazioni elettriche saranno 38, e ognuna porterà da due a sei persone. Tuttavia, il numero di spettatori che alla fine potrà accedere a questa evocativa proiezione si riduce a sole 20 persone. Per gli altri, a terra, ci saranno 150 sedie a sdraio da cui seguire il film.

Paris Plages si terrà dal 18 luglio al 30 agosto 2020. L'obbiettivo è quello di spingere parigini e turisti a vivere le rive della Senna. “Cinéma sur l’eau”, purtroppo, almeno per ora non sembra preludere a un appuntamento fisso. Ma un’occasione unica per rispettare le distanze di sicurezza con fantasia. (via Designboom)

poster dell’evento

poster dell’evento

Le sculture spensierate dell'illustratore Jean Jullien al Jardin des Plantes di Nantes

Jean Jullien. Photos by Jean-Felix Fayolle. All images © Jean Jullien

Jean Jullien. Photos by Jean-Felix Fayolle. All images © Jean Jullien

A Nantes c’è uno dei quattro giardini botanici più importanti di Francia, si chiama Jardin des Plantes E da qui al novembre 2021 a renderlo più allegro e rilassante ci penseranno le enormi sculture dell’illustratore Jean Jullien.

Sono figure colorate e apparentemente piatte, come se fossero state appena ritagliate da un gigantesco giornale. C’è un uomo coricato che sputa acqua dalla bocca (lungo ben 8 metri), un personaggio che se ne va in giro con una lunga chioma d’edera e un altro che al posto di una mano ha un rastrello con cui ara un prato. Infine una parata di fantasiosi e semplici ometti che abbracciano gli alberi.

Questo è quanto, almeno per ora. Jean Jullien, infatti, ha intenzione di agggiungere ben altre 12 sculture il prossimo autunno.

Jean Jullien ha studiato in Francia e in Regno Unito per poi dedicarsi all’illustrazione che porta al centro della scena a prescindere dal mezzo espressivo utlizzato (installazione, disegno, scultura, pittura ecc.) Ha lavorato per clienti prestigiosi tra cui New York Times, New Yorker, The Guardian, National Geographic, Le Grand Palais e Le Centre Pompidou.

La mostra Filili Viridi di Jean Jullien al Jardin des Plantes di Nantes si protrarrà abbastanza a lungo ma per non perdere l’occasione di vederla copleta dei nuovi personaggi meglio seguire anche l’artista su Instagram. (via Colossal)

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Banksy dipinge ratti che giocano con mascherine e gel igienizzanti nella metropolitana di Londra

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Mentre la porta del Bataclan tornava a Parigi durante la festa nazionale francese, mentre le sue mostre non autorizzate facevano tutto esaurito, e mentre “naugrago bambino” a Venezia veniva zittito con del nastro adesivo sulla bocca, Banksy è tornato in azione.

Ieri, infatti, il misterioso artista originario di Bristol ha pubblicato sul suo account Instagram un nuovo lavoro ispirato al COVID. Dopo l’opera di street-art nel bagno di casa per condividere con un sorriso l’esperienza della quarantena e il quadro in omaggio al personale sanitario britannico, Banksy, si è dedicato alle regole per prevenire il contagio (mascherine e gel igienizzati).

Lo ha fatto con un video che mostra lo street-artist vestito da esperto nella sanificazione salire sulla metropolitana di Londra. Inutile dire che l’intenzione di Banksy non era pulire. Così ecco una nuova informata dei suoi famosi ratti. Uno starnutice fragorosamente mandando una nuvola di goccioline su tutto il finestrino. Tre giocano con le mascherine (due la usa come paracadute, l’altro rimane intrappolato sotto la sua). Una coppia litiga sulle porte della metro. Mentre l’ultimo usa il gel igienizzate per fare sgocciolanti graffiti.

Infine Banksy esprime un incoraggiante messaggio tratto dalla canzone Tubthumping dei Chumbawamba: “I get lockdown- But I get up again” (Sono stato confinato- Ma sono di nuovo in piedi). L’artista ha anche scritto accanto al video "If you don't mask, you don't get" che probabilmente è il titolo dell’opera.

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