Ecco come gli architetti vogliono rifare la guglia e il tetto di Notre Dame

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Mentre il mondo intero guardava l’incendio della cattedrale di Notre Dame con il fiato sospeso c’è da credere che nella mente degli architetti e dei designers già cominciassero ad affiorare pensieri legati al dopo. Di sicuro, quando i soldi per la ricostruzione sono arrivati copiosi e il ministro Edouard Philippe ha annunciato la volontà di indire un concorso internazionale di idee per una nuova guglia, i professionisti del settore non si sono fatti pregare.

Attualmente i progetti per il tetto e la guglia di Notre Dame pubblicati in rete sono numerosissimi. Alcuni sono decisamente eccentrici, altri meno. Circolano persino delle idee che difficilmente arriveranno al concorso e che con ogni probabilità non verranno realizzate (come costruire un appartamento di lusso in cima alla cattedrale; fare del tetto la copertura per un parco, o sostituirlo direttamente con un giardino sospeso).

Quella che segue è una selezione di progetti di ricostruzione (via Deezen e fonti varie)

Wim Delvoye, Tour (Shanghai, 2010).Courtesy of Studio Wim Delvoye

Wim Delvoye, Tour (Shanghai, 2010).Courtesy of Studio Wim Delvoye

Wim Delvoye: Il famoso artista belga (un articolo su di lui pubblicato in passato) ha fatto sapere di voler partecipare al concorso per la ricostruzione di Notre Dame. "Secondo Philippe, una nuova guglia, adattata alle tecniche ed interpretazioni contemporanee- ha spiegato l'artista in una nota pubblicata da Artsnewspaper- è uno dei possibili risultati della competizione. Il team di Wim Delvoye sta quindi lavorando sodo su una prima proposta ". Non ha ancora condiviso una bozza di progetto, come hanno fatto molti altri. Ma dato che gran parte del suo lavoro verte sull’approfondimento dello stile architettonico gotico (una delle sue torri è stata anche posizionata a Venezia in occasione della Biennale 2009), per farsi un’idea di cosa ne verrà fuori basta consultare la sezione Gothic Works del suo sito.

Massimiliano e Doriana Fuksas: Dopo aver spiegato in un intervista rilasciata ad Huffingtonpost come si immaginava Notre Dame tra cinque anni, l’architetto Fukas ha realizzato questo rendering. La guglia secondo la sua proposta dovrebbe essere fatta in cristallo di baccarà.Deezen

5,078 Likes, 255 Comments - Mathieu Lehanneur (@mathieulehanneur) on Instagram: "Some say that we should rebuild the spire as it was originally. Others say that we should design a..."

Mathieu Lehanneur: Il designer francese (di cui ho parlato qui) pensa che la nuova immagine della cattedrale parigina dovrebbe congelare l’evento che l’ha cambiata per sempre. Cioè l’incendio. Proporrà quindi di sostituire delle fiamme stilizzate alla guglia andata distrutta.

145 Likes, 17 Comments - Vizum Atelier (@vizumatelier) on Instagram: "It's a tragedy. Nothing would ever return over 600 years of beauty, but its time to reborn Notre-..."

Vizumatelier: Lo studio di Bratislava si è lanciato in una proposta ardita: far toccare il cielo alla cattedrale. L’idea è quella di creare una torre molto lunga e sottile, che proietti anche un fascio di luce verso l’alto . Fino a raggiungere le nuvole.

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Studio Drift: Il duo di designers olandesi (ho parlato di loro in questo post) punta tutto sull’eco-sostenibilità. Nel progetto, che hanno condiviso sulla rivista online Designboom, immaginano la guglia e la copertura del tetto in plastica blu recuperata nei mari e poi riciclata.

Norman Foster: Molto sobrio il progetto del notissimo architetto inglese che suggerisce di sostituire la parti andate perdute con vetro e acciaio per far filtrare molta luce. Una struttura che Foster ha definito “leggera e ariosa”.

Our team has developed a proposal for the Cathedral of Notre Dame de Paris by @alex_nerovnya. @architecture_hunter @allofrenders @allofarchitecture @designboom @arqsketch @renderlovers @morpholio @adesignersmind @tentree @archdose @norge @autodesk @coronarenderer @houses @buildingswow @onlyforluxury @epicworldpix @render.vis_realestate @highclass_homes @renderbox.magazine @archdaily @canonru @instarender @d.signers @architecturedose @archdigest @next_top_architects @boss_homes @architect_need @artsytecture @restless.arch @archilovers @wacommunity @architectureoskar @render_contest @vogueliving @modern.architect @architecturenow @locarl @globalspaces @wildernessnation @awesomelife.style @timeouthomes @modernhepcat @haroldmag @theprotraveler @creativefields @travelerstodolist @living_hotels @dreamlixurytraveler @venture_easy @mowellens @camplifecoffee @architectureinteriors @archlook.ir @folksouls @trawelawesome @travacs @designwanted @hezzahtrawel @amazingtravelof @nature.tome @kings_shots @aframefever @worldstip @bocadolobo @piclab @effects @exceptional_pictures @the.beachman.life @natgeoit @igworld_global @pietrogiovannigamba @ourplanetdaily @norgerundt @travelses @fancy.homes @mimaribilgiler @architectanddesign @outside_project @openairarchitecture @interiorselfie @myluxguide @pclimd @studioantonini @_archidesignhome_. #notredamedeparis#notredame#paris#france#notredameparis #3dsmax #3d #photoshopcc #Photoshop#archviz#norway#norge#stavanger#stavangerøst#render#corona#coronarenderer#renderlegion#architecture#design#allofrenders#allofarchitecture#cg#cgartist#cgwork#cgworld#marhi

15.7k Likes, 766 Comments - Alexander Nerovnya (@alex_nerovnya) on Instagram: "Our team has developed a proposal for the Cathedral of Notre Dame de Paris by @alex_nerovnya...."

Alexander Nerovnya: Simile ma più conservatrice la proposta dell’architetto russo Nerovnya, che disegna un tetto in solo vetro sormontato da una guglia che riproduce quella andata perduta.

David Deroo: Il giovane artista francese residente a Londra, forte della formazione in architettura, ha realizzato un progetto che reinventa l’immagine di Notre Dame senza stravolgere il ricordo che ne serbiamo. Un tetto dalle forme morbide, che ricordano le dune, fa da base ad una guglia che potrebbe sembrare la stessa ridipinta. In realtà è un po’ diversa , ma soprattutto accoglie parti in vetro che ne fanno complessivamente un elemento luminoso e leggero.

"La Couronne Divine" @yuriytitarev "Our proposal for the restoration of the Notre Dame Cathedral is to use one element that it has the best, the stained glass. Make all the cover in stained glass, including the tower, with transparency to the inner side, through the opening of the vaults, leaving only the structures flying buttresses. In Gothic there is the connection of the earth to the sky, and inside the Cathedral, the natural illumination multiplies in colors through the filter of the cover in stained glass. At night the inner illumination turns into a grandiose retro backlit coverage. A single element used, stained glass. No new architectural features, no intervention elements (redesign), no ego, no artistic aspirations. Only a religious purpose! Whatever the choice of this restoration, may God enlighten the "Notre Dame", preferably in a stained glass cover Amen." Alexandre Fantozzi is not intervention, "redesign", is restoration! It is not competition of better 3d render, it is only idea of restoration project #lacouronnedivine @notredamedeparis @notredameproposal @alexandre_fantozzi @carvalho.juf @aj6studio @morpholio @architizer @adesignersmind @architecture_hunter @designboom @wallpapermag @archdaily @archdailybr @archdigest @architectanddesign @architecturenow @arch.design.daily @archello @notredame @saintgobaingroup @saintgobainbrasil @saintgobainglassbrasil @editoramonolito @carolinedemaigret @antoniospadaro @parisfutur @wazou_75 @seemyparis @vivreparis @labnf @vogueparis @glamurama @gnt @ad_magazine @thecoolhunter_@time #nytimes @babaktafreshi @designmilk @artbasel @artsytecture @instadaconexao @parisenespanol #notredame #notredameparis #paris #france #aj6 #aj6studio #morewithless #vitral #stainedglass #vitrail #arquitetura #architecture #architettura #saintgobain #saintgobainbr #glass #verre #lilysafra #restauration #notredesign #restoration #fantozzi #alexandrefantozzi #designer #iluminationdesign #stainedglasswindows #cathedral #parisjetaime #lacouronnedivine

185 Likes, 25 Comments - Alexandre Fantozzi (@alexandre_fantozzi) on Instagram: ""Our proposal for the restoration of the Notre Dame Cathedral is to use one element that she has..."

AJ6 Studio: Le vetrate hanno ispirato questo studio d’architettura brasiliano che immagina di usare un mosaico di vetro colorato anche per ricostruire tetto e guglia.

315 Likes, 53 Comments - kiss the architect (@kissthearchitect) on Instagram: "Spire me back #notredame #notredamecathedral #buildthesame"

Kiss The Architect: Per concludere una proposta decisamente fuori dagli schemi. L’ha condivisa lo studio d’architettura collaborativa cipriota fondato da Dakis Panayiotou. Si tratta di una scala a chiocciola che procede, lasciando vagare lo sguardo di chi sale, verso una pedana sospesa. Intorno una fantasia di gradi archi e sfere

Carlo Ratti ha coltivato degli svettanti archi di micelio nell'Orto Botanico di Brera per il Milan Design Week

tutte le immagini di Marco Beck Peccoz

tutte le immagini di Marco Beck Peccoz

Carlo Ratti (ho parlato di lui qui) in occasione della Milan Design Week ha creato una spartana struttura architettonica nell’Orto Botanico di Brera. O meglio l’ha coltivata. Una struttura semplice ma affascinante, fatta di un’infilata di archi svettanti che si succedono e sovrappongono. Non a caso le forme si ispirano all’opera di Antoni Gaudì. E sono fatte interamente di micelio. Che significa radici di fungo.

L’installazione si intitola Circular Garden ed è composta da sessanta archi, alti quattro metri ciascuno e legati l’uno all’altro con delle corde. Per una lunghezza totale di circa un chilometro, che non è cosa da poco se si pensa al materiale di cui sono fatti. E se si tiene in considerazione che sono stati coltivati per un periodo di sei settimane dal micelio "proprio come si fa con i funghi reali",

"I giardini sono bellissimi sistemi circolari che l'umanità utilizza da migliaia di anni", ha spiegato Carlo Ratti- Così ci siamo chiesti, potremmo creare un'architettura che cresca come una pianta o come un fungo?"

Il micelio è al centro degli interessi di designers e architetti da qualche tempo a questa parte. Viene considerato un materiale interessante perchè completamente eco-compatibile. Sulle prime è stato immaginato come isolante o rivestimento, fino a che non si è cominciato a sperimentarne le potenzialità costruttive. L’installazione di Ratti va in questa direzione. Tuttavia si tratta ancora di pochi tentativi per la sua fragilità.

"Abbiamo fatto alcuni test strutturali-ha spiegato Ratti- e abbiamo scoperto che, mentre il micelio non è troppo forte in trazione, è forte nella compressione"

Sarà possibile visitare Circular Garden dell’architetto Carlo Ratti nell’ambito del Fuori Salone della Milan Design Week fino al 19 aprile 2019. Dopodiché la struttura verrà sminuzzata e usata per concimare l’Orto Botanico di Brera . (via Dezeen)

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Apre oggi il National Museum of Qatar, l'enorme rosa del deserto firmata Jean Nouvel

Apre oggi a Doha il National Museum of Qatar, un progetto complesso che ha impegnato l’archi-star francese Jean Nouvel per 15 anni. E che, a parità di superficie con i Musei Vaticani, si inserisce tra i più grandi spazi espositivi del mondo. Assomiglia a un’enorme rosa del deserto nata per celebrare la penisola arabica in previsione dei mondiali del 2022.

Quanto sia costato non si sa, quel che è certo è che per arrivare all’edificio che si troveranno di fronte oggi i primi visitatori ci sono volute, come Nouvel stesso ha dichiarato, "una moltitudine di combinazioni di immagini digitalizzate (…)” Si tratta in realtà di un complesso di edifici collegati tra loro. Il National Museum of Qatar infatti, si compone di ben 11 gallerie e cinge l’ex-sede del governo (il palazzo restaurato di Sheikh Abdullah). A formarlo sono dei dischi di diametro e curvatura diversa, che orientati in un modo o nell’altro si compenetrano. Come una rosa del deserto ("la prima struttura architettonica che la stessa natura ha creato").

La particolare forma dell’edificio ideato dall’Atelier Jean Nouvel ha anche il pregio di isolare gli spazi espositivi dal calore esterno, sovrapponendo angoli ombreggiati ad angoli ombreggiati prima di accedere all’interno. E creando molti punti di refrigerio nell’ampio cortile. Il color sabbia, infine, fa in modo che il grande complesso si confonda con il suolo.

Come dice il nome, la collezione del National Museum of Qatar fa riferimento alla storia e alla cultura del Paese, attraverso elementi di Storia Naturale e reperti archeologici. Ma anche musica, poesia, cinema e arte contemporanea. Il tutto con attenzione a colpire il visitatore. Tra gli artisti internazionali che sono stati chiamati per creare nuove opere ispirate alla storia del Qatar c’è Ai Weiwei che ha realizzato l’installazione Fountain of Pearls (che riflette sul declino sulla raccolta delle perle e relativo commercio dal 1913 al 1939). (via theartnewspaper)

image © iwan baan
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