"Love is in the bin" di Banksy, autodistrutto a metà, vola in Germania per una mostra al museo di Baden Baden

Sono passati meno di 3 mesi da quando Girl with balloon di Banksy (2006) si è autodistrutta in asta da Sotheby con gran clamore mediatico e per l’opera , che adesso si chiama Love is in the bin, è cominciata una nuova vita. Con un neo-proprietario (il cui nome non è mai stato reso noto), con un certificato d’autenticità nuovo di zecca e un valore verosimilmente accresciuto dalla sua storia recente, il dipinto si appresta a volare in Germania. Il Museum Frieder Burda di Baden Baden, infatti, gli dedicherà una mostra.

Con buona pace dell’intenzione di Banksy di mettere in scena l’autodistruzione dell’opera per criticare il mercato dell’arte, l’esposizione, che si svolgerà dal prossimo 5 febbraio (fino al 3 marzo) nelle sale del museo tedesco, segna una sua ulteriore legittimazione (con conseguente consolidamento del valore commerciale). Love is in the bin viene addirittura definita dal materiale ufficiale: “la nuova icona globale”.

"Ci aspettiamo un grande interesse da parte del pubblico, in particolare dei giovani e dei fan di Banksy. Allo stesso tempo, dobbiamo resistere alla tentazione di mostrare l'immagine come un trofeo. Questo non sarebbe sicuramente quello che l'artista aveva in mente. Invece, stiamo cercando di aderire al suo approccio consistente nel democratizzare l'arte e stiamo attualmente discutendo su come rendere l'immagine accessibile a quante più persone possibili" ha detto il direttore del Museum Frieder Burda, Henning Schaper. E’ già confermato, comunque, che l’accesso all’opera sarà gratuito.

Nel frattempo, a Port Talbot il murale Season’s Greetings di Banksy è stato oggetto di un intenso pellegrinaggio durante l’intero mese di dicembre e di un attacco da parte di un ubriaco. Tanto che è stato necessario proteggerlo con un’intelaiatura di plastica. L’opera ha anche portato il proprietario dell’edificio su cui è stata realizzata a un accorato sfogo mediatico. Il signor Lewis, infatti, si era sentito ricadere sulle spalle (e sul portafoglio) la responsabilità di tutelare da solo parte del patrimonio artistico inglese. Inutile dire che il Comune di Port Talbot non se l’è fatto ripetere due volte, e si è offerto di farsi carico di ogni spesa in cambio di Season’s Greetings.

A questo punto, per chi non intendesse partire per la Germania o l’inghilterra, ma avesse un gran desiderio di vedere qualche opera di Banksy, va segnalato che al Mudec di Milano è in corso A Visual Potest- The Art of Banksy. La mostra non è stata autorizzata dal writer britannico, come del resto tutte le altre a lui dedicate.

Image via @Banksy

Image via @Banksy

Banksy, Love is in the Bin, 2018, Privatsammlung, Foto: Sotheby's, © Banksy

Banksy, Love is in the Bin, 2018, Privatsammlung, Foto: Sotheby's, © Banksy

A Parigi un artista nasconde 1000$ di bitcoin in un murale che celebra i gilet gialli

pboy-murale-jpg

Lo street artist francese Pboy-artist, alias Pascal Boyart , ha recentemente realizzato una versione aggiornata del dipinto romantico La libertà che guida il popolo di Eugène Delacroix (1830).. Il murale si intitola La Liberté guidant le peuple 2019 e ricalca l’originale, non fosse che la folla armata di baionette è stata sostituita da un nutrito gruppo di gilet gialli. Ma Pascal Boyart non si è fermato qui: nell’opera sono nascosti 1000 dollari in bitcoin.

L’artista ha condiviso la chiave pubblica su cui sono depositati i fondi (1NqPwPp7hEXZ3Atj77Ue11xAEMmXqAXwrQ ) ma per poter ricevere il pagamento è necessario risolvere un enigma nascosto nel murale..Secondo Pascal boyart si tratta di: “arte della caccia al tesoro”.

Il progetto è stato realizzato per celebrare i dieci anni del blocco Genesi di Bitcoin (cioè il primo blocco della sua blockchain) ma anche per simpatizzare con l’accesa rivolta fiscale dei gilet gialli, ed è stato finanziato tramite crowdfunding. L’artista che è un fervente sostenitore delle criptovalute inserisce un codice a barre in ogni suo murale, da usare per fargli donazioni in monete digitali (secondo il suo sito web è il primo ad aver usato questo metodo di finanziamento).

Pascal Boyart avverte chi volesse tentare di vincere i 1000 dollari che è necessario guardare frontalmente l’affresco per risolvere l’enigma (qui c’è un’immagine hd dell’opera ). Tuttavia mantiene il mistero riguardo al muro di Parigi su cui è stato dipinto.

Nel momento in cui scrivo questo post nessuno è ancora arrivato alla soluzione. (via Artsy)

pboy-murale-parigi.jpg
pboy-murale-parig-01.jpg
pboy-murale-parigi-02.jpg

La lotteria di Banksy: "Chi indovina quanto pesa la mia scultura se la porta a casa per 2 euro"

Banksy-Exodus-53.jpg

Attraverso il suo account Instagram Banksy, tre giorni fa ha dato l’avvio a una riffa. Il vincitore si aggiudicherà la scultura ‘Exodus’, firmata dallo stesso artista britannico e già esposta nel parco a tema Dismaland. L’opera, sarà ceduta per sole due sterline (circa 2 euro e 24 che andranno in beneficenza) a chi ne indovinerà il peso.

Come in ogni lotteria che si rispetti c’è un prezzo da pagare. Sarà infatti, necessaria una micro-donazione di 2 sterline all’associazione di supporto ai rifugiati Choose Love per entrare in gara. Ma , dopo che un’opera di Banksy, venduta per 1 milione di sterline, si è autodistrutta in asta (leggi com’è finita qui), c’è da credere che saranno in parecchi a voler tentare la fortuna.

Calcolatrice alla mano, se tutte le persone che fino a questo momento hanno messo mi piace al post di Banksy (448.518) facessero una sola donazione da 2 sterline, il totale che verrebbe devoluto in beneficenza sarebbe di 897mila sterline. Insomma un successo.

L’ironica scultura, che rappresenta un gruppo di migranti su un barcone, è telecomandata e può raggiungere la velocità di 3 nodi. Così viene descritta sul sito dell’associazione Choose Love: “È un'opera d'arte oscuramente satirica o un giocattolo telecomandato di pessimo gusto? Potrebbe essere entrambi. Certamente è unico e potrebbe essere tuo in tempo per Natale...

Indovinare il peso dell’opera tuttavia, non sembra impresa da poco. Sulla rete le opinioni sono disparate e le ipotesi vanno da meno di uno a più di 28 chili

Per tentare la fortuna alla lotteria di Banksy c’è tempo fino alle 20 del 22 dicembre. Maggiori informazioni sulla scultura (dimensioni, materiali) si possono trovare sul sito dell’associazione benefica, (via Collateral)

Banksy-Boat-raffle.jpg
Banksy-Boat-raffle-01.jpg