Le sculture iperrealiste di Masami Yamamoto che prendono a modello reggiseni e maglioni

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L’artista giapponese Masami Yamamoto modella l’argilla a mano con abilità e precisione, per creare delle sculture iperrealiste in ceramica, curiose e vagamente malinconiche. Capaci di riprodurre nei dettagli più minuti degli indumenti. La maggior parte delle volte intimi.

L’obbiettivo di Yamamoto è ritrarre le persone che li hanno indossati e in generale riflettere le ansie e le abitudini dei suoi contemporanei. Secondo l’artista di Kanazawa, infatti, l’usura e le piegoline dei vestiti (oltre naturalmente al loro aspetto, che di per se già denota una scelta) sono tratti unici. In grado di raccontare qualcosa di profondo. Personale e universale al tempo stesso.

"Raramente trascorriamo del tempo senza vestiti, tranne che negli spazi privati- ha scritto sul suo blog Yamamoto- Inoltre, anche se di solito non si nota, si può dire che l'abbigliamento è quello più vicino al nostro corpo e alla nostra pelle. Non è solo fisicamente intimo con noi, ma è anche profondamente connesso al nostro io interiore. Dalle pieghe e dalle distorsioni degli abiti usati, sento l'esistenza del proprietario che un tempo li indossava, e voglio catturare la figura umana che vive in quest'epoca attraverso l'aspetto degli abiti."

Per realizzare le sue sculture, Yamamoto non si limita a immergere vecchi indumenti nel’argilla liquida. Non usa stampi. Posa semplicemente i vestiti su un tavolo del suo studio, li osserva e li copia.

Masami Yamamoto ha cominciato a creare questi impalpabili ritratti nel 2011. Ha un sito internet e un account Instagram su cui condivide le immagini delle sue opere.

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