Le incredibili sculture metalliche di Junko Mori forgiate a mano una spina dopo l’altra

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Talvolta grandi, altre minuscole e preziose, le sculture dell’artista giapponese Junko Mori sono fatte di metallo secondo un procedimento tanto semplice quanto incredibile visti i risultati che la Mori riesce a raggiungere. L’artista, infatti, lavora a mano ogni piccola parte di quella che diventerà la sua opera (spina a spina, foglia foglia, petalo a petalo) per poi ricomporre i pezzi come si trattasse di un puzzle tridimensionale.

Usa semplicemente attrezzi manuali come un martellino e una piccola fiamma ossidrica.

I soggetti di Junko Mori sono un inno all’hanami (l’arte giapponese di osservare i fiori e la natura in genere): bacelli di semi, fiori, piante grasse, persino composizioni ma anche coralli e anemoni marini. Riprodotti in maniera realistica ma al tempo stesso sublimati in un disegno che porta in luce la bellezza profonda di ogni cosa.

Nessuna delle mie opere è pianificata individualmente- spiega Junko Mori- ma diventa completamente formata all'interno del processo di creazione e riflessione. Ripetendo piccoli incidenti, come la mutazione delle cellule, l'accumulo finale di unità emerge nel processo di evoluzione. La bellezza incontrollabile [della natura] è il cuore del mio lavoro. "

L’artista usa diversi metalli per realizzare le sue sculture ma quelli che ricorrono più spesso sono acciaio e argento. Prima di affrontare la realizzazione vera e propria di un’opera ha l’abitudine di raccogliere e seccare fiori e foglie per poterli osservare più a lungo.

Originaria di Yokoama Junko Mori è rappresentata dalla galleria Adrian Sasson di Londra. Le sue opere sono conservate in diversi musei tra cui il British Museum, l’ Honolulu Museum of Art, e il Victoria and Albert Museum,

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