Il tutorial di cucina di Andrea Love insegnano a fare la pizza con ingredienti di feltro lavorati ad ago

La giovane statunitense Andrea Love realizza piccoli film d’animazione in stop motion che hanno fatto il giro del suo Paese. Usa il feltro per dare vita a personaggi pacifici e positivi sospesi tra un passato prossimo e un mondo di fiaba remoto. Sono stati proiettati anche al Tribecca Film Festival e al Festival dei Corti di Los Angeles. Lei abita a Washington e lavora nel suo seminterrato.

Ogni tanto si diverte anche a creare degli spassosi tutorial di cucina. Ha preparato limonate ghiacciate, banana split, waffle e colazioni a base di pancake e bagel tostati con arance e caffe. Ha perfino lavato i piatti sporchi nel lavello. E naturalmente non poteva mancare la preparazione della pizza. La cosa particolare è che nei video di Andrea Love ogni ingrediente, particolare d’arredo, stoviaglia o attrezzo da cucina è fatto di feltro lavorato ad ago, Persino il getto d’acqua, la salsa di pomodoro o il detersivo.

Nel caso di Cooking with Wool: Pizza poi, ci sono decine di minuscoli particolari da notare: le olive, i funghi (interi e tagliati), il formaggio sciolto, persino la brunitura della crosta. Come la pazienza necessaria a far sembrare naturale tutto il procedimento.

Per farsi un idea di come ha fatto Andrea Love a realizzare Cooking with Wool: Pizza trovate un video a seguire. Altri divertenti tutorial di cucina in feltro lavorato ad ago sono sul suo account instagram. I corti d’animazione in stop motion strutturati come vere e proprie storie sono invece sulla sua pagina Vimeo.

"Black Lives Matter", il murale della discordia a Washington DC, che adesso è diventato "Black Lives Matter Defund the Police"

Fotografia © Nadia Aziz

Fotografia © Nadia Aziz

Ha fatto notizia il tutto mondo il muraleBlack Lives Matter” (Le Vite dei Neri Contano, in italiano) della 16esima di Washinton DC. Sfondo perfetto, lineare e spazioso come le strade americane e giallo come la segnaletica orizzontale, per i notiziari che parlavano delle manifestazioni del’omonimo movimento. Ma chi sono gli autori?

Sembrava uno spontaneo (anche se molto laborioso) gesto di sostegno ai manifestanti. Sul principio si era persino diffusa la notizia che l’autrice fosse una singola artista afroamericana. Invece il murale che si dispiega sulla strada che conduce alla Casa Bianca, ha ben più prosaiche origini. E adesso anche un testo diverso.

Le elezioni di novembre si avvicinano a passi da gigante. Così il sindaco democratico di Washington, Muriel Bowser, ha deciso di far prendere vernice e pennello a un gruppo di impiegati comunali e volontari. In modo che venerdì scorso (5 giungo 2020) il murale si materializzasse pronto ad attirare l’attenzione delle telecamere.

Ma il movimento Black Lives Matter, che chiede principalmente che vengano tagliati i fondi alle forze di polizia per aumentare i finanziamenti alle comunità afroamericane, non ha gradito affatto.

E ha twittato: "Questa è una distrazione performativa dai veri cambiamenti politici. Bowser è stata costantemente dalla parte sbagliata della storia del BLMDC (Black Lives matter Washington DC, ndr). Questo gesto è servito soltanto a placare i liberali bianchi mentre ignora le nostre richieste. Black Lives Matter significa tagliare i fondi alla polizia"

Gli attivisti poi sono passati dalle parole ai fatti e armati di vernice gialla e pennelli hanno modificato il murale. Che adesso recita: “Black Lives Matter Defund the Police”.

La versione originale si concludeva con il simbolo della città, che i manifestati hanno cancellato e sostituito con un uguale. Appena finito il murale, infatti, asseriva: “Black Lives Matter = Defund the Police”. A questo punto il sindaco ha fatto sparire l’uguale e ripristinare il simbolo della città.

Per adesso le parole invece restano .Tuttavia i media statunitensi riferiscono che Bowser non è stata chiara quando le è stato chiesto se in un prossimo futuro intendesse riportare l’opera di street art allo stato originale. Quindi il murale di Washington DC continuerà a chiamarsi “Black Lives Matter Defund the Police” fino a nuovo aggiornamento. (via Colossal)