Anja Niemi ha fatto il coast to coast degli States vestita da cowgirl per realizzare la sua ultima serie di spettacolari fotografie

All images © Anja Niemi / The Little Black Gallery

All images © Anja Niemi / The Little Black Gallery

La fotografa di origini norvegesi Anja Niemi (di cui ho già parlato, per esempio, qui) lavora rigorosamente da sola. Inventa una storia, realizza i costumi, sceglie le locations, scatta le immagini e fa da modella a se stessa. Spesso si sofferma sul tema del doppio. Ma anche se al centro della foto ci sono due personaggi a interpretarli è sempre e solo lei.
Nella sua ultima serie “She Could Have Been a Cowboy” (che verrà presentata il 1 marzo) Anja Niemi ha immaginato di essere una donna che sogna di essere qualcun altro. Un cowboy appunto.

L’idea è che tutti i giorni la protagonista viva la stessa vita, indossi lo stesso vestito rosa, imprigionata in una casa e un ruolo che non sente proprio. Mentre sogna di cavalcare libera nel selvaggio West.
L’opera, che sembra animata da un femminismo più accentuato delle altre e si presta a diverse interpretazioni, è stata definita “il suo lavoro più politico fino ad oggi”. La Niemi, però, ha dichiarato:
"La storia non stà tanto nel fatto che la protagonista desideri essere un cowboy, ma che voglia essere un’altra persona".

Sia come sia, per immedesimarsi al meglio nella protagonista di “She Could Have Been a Cowboy”  e per realizzare la serie, la Niemi, ha creato un itinerario di viaggio nel cuore degli Stati Uniti, si è vestita da cowboy. E l’ha percorso in macchina senza mai togliersi il costume. 
Un viaggio lunghissimo nei paesaggi dei film western che l’artista ha affrontato in completa solitudine. 
Si è fatta affiancare da un esperto (un cowboy) unicamente quando ha dovuto cavalcare nel luogo in cui era stato girato un film di John Wayne.

Malgrado le difficoltà e la paura di attirare l’attenzione di persone sbagliate durante il viaggio vestita da cowboy, l’artista ha dichiarato di essersi “divertita un mondo”.

La serie di fotografie “She Could Have Been a Cowboy”  di Anja Niemi verrà presentata a New York, poi al Photo London e infine ad Amsterdam. Per saperne di più sul lavoro della Niemi si può ricorrere al suo sito internet o dare uno sguardo allo spazio web della Little Black Gallery di Londra che la rappresenta. (via Creative Boom)

The Girl © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Girl © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Cowboy © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Cowboy © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Bath © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Bath © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Duel © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Duel © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Fictional Road Trip © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Fictional Road Trip © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Girl Of Constant Sorrow © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Girl Of Constant Sorrow © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Imaginary Cowboy © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Imaginary Cowboy © Anja Niemi, The Little Black Gallery

The Fall © Anja Niemi, The Little Black Galler

The Fall © Anja Niemi, The Little Black Galler