Al primo spettacolo del Gran Teatre de Liceu di Barcellona hanno assistito 2292 piante

All images © Gran Teatre del Liceu

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Il 22 giugno il Gran Teatre de Liceu di Barcellona ha riaperto al pubblico. E che pubblico! Al “Concierto Bioceno” (Concerto per il Biocene), infatti, hanno assistito ben 2292 piante.

Il teatro era gremito di Palme, Ficus e Ceriman (dette piante del formaggio svizzero per la forma delle foglie) tutti portati dai produttori della zona per assistere all’esibizione di un quartetto d’archi. Che per l’occasione ha suonato “Crisantemi” di Puccini.

Il concerto è stato anche trasmesso in streaming dal sito del teatro per permettere alle piante da appartamento e ai loro proprietari di ascoltarlo.

L’dea è venuta all’artista concettuale madrileno, Eugenio Ampudia, che durante il lokdown sntiva il canto degli uccelli più nitido nella città deserta e vedeva le piante intorno a casa sua crescere più vigorose. Così, in collaborazione con la galleria Max Estrella e con il testro, ha organizzato il magico spettacolo. Scenografico, poetico e umoristico, il concerto per sempreverdi è insieme una performanze e un’installazione, pensato per indurre una riflessione sui rapporti tra uommo e natura.

"Ho pensato perché non andiamo al Liceu come erbacce- ha detto Ampudia- prendiamo il controllo e lasciamo che la natura inizi a crescere ovunque e lo trasformi in qualcosa di vivo anche quando non ci sono persone".

I silenziosi spettatori dopo il concerto sono stati donati al personale sanitrio che ha affrontato la pandemia in Spagna. (via Colossal)

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Fai un giro nella fiera d'arte più famosa di sempre! Artbasel è online ancora per 3 giorni

Galerie Eigen and Art Olaf Nicolai. All photos Courtesy Artbasel

Galerie Eigen and Art Olaf Nicolai. All photos Courtesy Artbasel

Certo l’esperienza è mancata: niente grandi installazioni da vedere dal vivo, niente giro in Svizzera, niente lusso sfrenato, ne transazioni al cardiopalma. Ma Artbasel, la fiera d’arte contemporanea più importante del mondo, in versione digitale dal 19 giugno (Artbasel Online Viewing Rooms ) non è stata un flop. Anzi.

Art Basel Online Viewing Rooms ha visto la partecipazione di 282 gallerie d'arte contemporanea "leader di 35 paesi e territori in Europa, Nord e Sud America, Asia, Medio Oriente e Africa". E per attirare l'interesse del pubblico internazionale anche in questa versione a distanza, ha costruito un "programma di eventi composto da conferenze in streaming in diretta, tour dei curatori, nonch (é eventi digitali organizzati da gallerie - dai tour in studio alle esibizioni -".

Tra questi ultimi da ricordare la visita allo studio dello scultore belga Hans Op de Beeck organizzato da Galleria Continua (è stato trasmesso via zoom e facebook il 20) in cui l’artista ha parlato delle sue ultime opere ma ha anche permesso agli spettatori di fare un viaggio intimo nella sua quotidianità. E la galleria David Zwirner che ha presentato nientemeno che una nuova scultura di Jeff Koons. Non c’è da preoccuparsi però, la tentazione di comprarla resterà inappagata comunque, perchè “Balloon Venus Lespugue (Red)” è stata già acquistata per quella che passerà alla storia come la cifra più alta mai pagata (fino ad ora) in una transazione online: 8milioni di dollari.

L’ha comperata “un collezionista europeo” riferisce Artnet. Per tutti gli altri resta online una pagina della galleria che spiega in dettaglio il processo che è sta to necessario per ottenerla, parla del lavoro di Koons e mostra diversi video in cui l’artista stesso spiega alcuni aspeetti delle sue opere.

Anche se è ancora presto per tirare bilanci.la “Balloon Venus Lespugue (Red)” di Koons è un caso a se. Sempre Artnet riferisce che nei primi giorni di Artbasel le transazioni sono state tante e con un valore medio tutt’altro che trascurabile. Tuttavia gli affari per oltre un milione di euro sono stati pochi.

Fino a poco tempo fa il futuro del mercato dell’arte online sembrava non ci sarebbe mai stato. Invece Artbasel ha raggiunto un tetto medio di vendita che si pensava impossibile da ottenere online dimostrando che il domani è sicuramente anche digitale.

Artbasel Online Viewing Rooms si potrà visitare fino al 26 giugno 2020. Un evento da non perdere per vedere e capire l’arte contemporanea, o più banalmente per sbirciare i prezzi delle opere più desiderate. A ingresso gratuito e da casa propria sia attraverso il sito della fiera che scaricando le app (per iphone e android).

Galeria Juana de Aizpuru, Alicia Framis

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Galerie Ruediger Schoettle, Thu Van Tran

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Galeria Plan B, Belu Simion Fainaru

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Gagosian, Duane Hanson

Gagosian, Duane Hanson

Neugerriemschneider, Pae White

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Gagosian, Tom Wesselmann

Gagosian, Tom Wesselmann

L'irresistibile design giapponese retrò delle finestre ad angolo arrotondato

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Le finestre ad angolo arrotondato giapponesi agli occidentali, quasi irrazionalmente, richiamano alla mente: cartoni animati, illustrazioni e fumetti. Ma sulle prime non il Giappone. Quando si è distratti si notano appena e non come a un elemento tipico,. Eppure nel Paese del Sol Levante in un certo periodo queste strane finestre hanno attecchito con vigore.

Tanto che riflettendoci ci si rende conto che emanano un design retrò tutto giapponese. E che si adattano alla vetrina di un ristorante dove si serve il sushi o a una rivendita di sake.

Adesso sono passate di moda, ma le finestre ad angolo arrotondato, prima venivano usate per le vetrine dei negozi ma anche su appartamenti e complessi dedicati agli uffici.

Per vedere altre finestre giapponesi ad angolo arrotondandato e godersi il loro design retrò si possono digitare su Instagram le hashtag # レ ト ロ 窓 (finestra retrò) e # 角 の 丸 い 窓 (finestre ad angolo arrotondato). (via Spoon and Tamago)

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