LE SCULTURE IPNOTICHE DI JANET ELCHMAN CHE VOLANO SUI CIELI DI QUATTRO CONTINENTI

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Le splendide sculture dell’americana Janet Echelman volano nel cielo di quattro continenti ormai. Solo in Europa si possono ammirare, nella loro forma migliore (cioè monumentali ed in esterni), a Londra, Durahm, Praga, Amsterdam, Rotterdam e Porto. Danno il meglio di notte grazie ad un sistema d’illuminazione integrato progettato appositamente per modificarsi col cambiare delle stagioni. E uniscono l’antica pratica artigianale alle più moderne tecnologie.

Ma la storia di queste sculture, dall’aspetto impalpabile eppure concretamente capaci di resistere agli elementi, comincia per caso. A Mahabalipuram in India. 
La Echelman aveva, infatti promesso al Bureau of Educational and Cultural Affairs indiano, di organizzare mostre di pittura in tutto il Paese. Ma i suoi colori non erano arrivati insieme a lei. Così aveva cercato di salvare il salvabile. Inventandosi qualcosa. 
Dopo vari tentativi le era venuta l’idea di imparare a produrre le reti da pesca tradizionali e usarle per creare insolite sculture sospese. Era il 1997, da allora, Janet Elchman, ha lavorato con ingegneri aeronautici e meccanici, con designers dei sistemi di illuminazione, architetti del paesaggio e costruttori, per perfezionare le sue sculture impalpabili.

Questa primavera la scultrice inaugurerà una nuova creazione al parco LeBauer di New York. Ed, entro l’anno, sarà completata la spettacolare “Pulse”. Che diffonderà acqua atomizzata (una nebbia secca) e luci colorate, sulla piazza sovrastante la metropolitana di Philadelphia al passaggio di ogni treno. In tempo reale. (foto via Tu recepja)

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