Banksy in quarantena dipinge ratti teppisti nel bagno domestico: "Mia moglie odia quando lavoro da casa"

covid-2.jpg

Una banda di ratti teppisti, stanchi dell’isolamento sociale che li costringe a casa, distrugge il bagno di Banksy durante la quarantena. Le immagini fanno il giro del web.

Banksy ha trovato il modo di divertire i suoi fans anche durante un’emergenza sanitaria che sta calamitando tutta l’attenzione e fiaccando il mercato. L’artista inglese, infatti, ieri ha condiviso le immagini del suo ultimo murale.

Nell’opera, un gruppo di ratti stufi di stare in casa, mettono a ferro e fuoco quello che supponiamo essere il bagno di Banksy. Uno usa la carta igenica come tapis roulant, un altro sprimaccia il dentifricio a furia di salti, altri ancora si appendono come scimmie ai porta asciugamani. C’è persino chi urina persino sul coprivater. Mentre nello specchio vediamo il riflesso dell’ultimo roditore che segna i giorni che mancano alla fine della reclusione.

Sotto la divertente scena l’artista orginario di Bristol ha scritto: “My wife hates it when I work from home.” (Mia moglie odia quando lavoro da casa).

E appena l’immagine cambia e la fotocamera ci restituisce il quadro completo, come se l’artista si fosse affacciato alla porta della toilette accorgengosi di cosa stanno combinando i nove roditori: “Io gli darei un momento…”.

La risata è assicurata perchè l’osservatore prima si fa trasportare dalla fantasia e poi immagina un Banksy in quarantena impegnato a fare street art nel suo stesso bagno. Anche se l’opera è evidentemente un’installazione costruita nel dettaglio, funziona e ha già conquistato la rete. Come dimostrano gli oltre un milione e quattrocentomila mi piace collezionati in sole 5 ore (nel momento in cui scrivo) su Instagram.

banksy-quarantena-02
2 (1).jpg
covid-4.jpg
covid-5.jpg

Dopo ‘Draw the raised bridge’ Banksy attraversa l’Atlantico e un nuovo graffito fa la sua comparsa a Manhattan

image via Designboom Courtesy Banksy

image via Designboom Courtesy Banksy

Un nome ancora non ce l’ha, anche se ‘Rat’ sembra il più probabile, visto che rappresenta un topo. Di certo per adesso c’è solo che si tratta di un Banksy (ho parlato di lui per esempio qui) originale. Autenticato dallo stesso artista attraverso la pubblicazione sul suo account instagram.

Il piccolo murale è stato completato sull’ orologio in un incrocio di New York (Manhattan, 14th street e 6th avenue, 101 West 14th street). Così posizionato il ratto di Banksy sembra continuare a correre in tondo, incessantemente, ciecamente, come una sfortunata cavia chiusa in gabbia.

L’edificio su cui poggia l’orologio è in pieno centro, dove i passanti corrono con gli occhi fissi sui loro smartphones per raggiungere il luogo di lavoro. Quindi è probabile che il graffito intenda ironizzare sui ritmi di vita innaturali degli abitanti delle grandi città.
Tuttavia le opere di street-art del famoso writer britannico aprono sempre un dibattito sul loro significato. 

‘Draw the raised bridge’ in cui compariva un bambino con uno colapasta metallico a mo’ di  elmetto e una spada giocattolo con una matita applicata alla punta non ha ancora un significato sicuro. Nonostante siano passati quasi due mesi (è l’opera pubblica che precede direttamente il topo di Manhattan), dalla sua comparsa  su un ponte in disuso a Hull (UK). Anche se è opinione diffusa che sia un secondo murale in sfavore della Brexit.
D’altra parte il mistero, come l’ironia, è un pilastro del lavoro di Banksy, che la sua identità continua a tenerla nascosta.

Per leggere le opinioni dei suoi fans sul nuovo murale o seguire il suo lavoro va ricordato che Banksy ha un account instagram. (via Designboom)

image via Designboom Courtesy Banksy

image via Designboom Courtesy Banksy

"Mi piace": 194.7 mila, commenti: 1,476 - Banksy (@banksy) su Instagram

"Mi piace": 142.8 mila, commenti: 918 - Banksy (@banksy) su Instagram: "RAISE THE DRAWBRIDGE! Hull."