Emanuelle Moureaux con 6000 strisce di nastro adesivo colorato ha creato un ambiente pittorico tridimensionale

All images by Daisuke Shima, courtesy of Emmanuelle Moureaux

L’architetto e designer francese Emanuelle Moureaux vive a Tokyo da parecchi anni ormai. A colpirla, non solo il fascino che la società giapponese nel suo complesso esercita su molti occidentali, ma anche i colori vivi della città. Secondo lei in grado di creare spazi tridimensionali indipendenti dai volumi nel tessuto urbano.

A questa impressione si ispirano le sue installazioni che negli anni ha realizzato in forme sempre più complesse per grandi marchi attivi in Giappone.

L’ultima, commissionata da Mt che produce nastro adesivo in carta washi, fa parte della serie 100 Colors. E si compone appunto di cento toni cromatici diversi. Per realizzarla Emanuelle Moureaux ha fissato 6000 strisce di nastro Mt dello spessore di 15 millimetri in verticale e diagonale, arrivando quasi a raggiungere il soffitto dell’ampio spazio industriale dov’è stata posizionata l’opera. Ma senza dimenticare di lasciare libera una sorta di galleria per permettere al visitatore di immergersi in questo effimero edificio di puro colore. Quasi un tratteggio che ha a che fare con la pittura e l’Astrattismo storico.

"Uso i colori come elementi tridimensionali- scrive Moureaux sul suo sito- come strati, per creare spazi, non come rifiniture applicate alle superfici."

L’architetto di origine francese per ultimare questo imponente progetto ha utilizzato in tutto 28 chilometri di nastro edesivo. Ma non è inconsueto per lei servirsi di grandi quantità di materiali colorati per realizzare le sue installazioni architettoniche.

"Shikiri è un nome di fantasia in giapponese che letteralmente significa 'dividere lo spazio usando i colori'. Uso i colori cioè come elementi tridimensionali, come fossero strati. Lo Shikiri è spirato dagli elementi spaziali tradizionali giapponesi come gli schermi scorrevoli".

Emanuelle Moureaux ha un sito internet e un account Instagram dove vedere altri dei suoi impressionanti ambienti di puro colore, costruiti immancabilmente coi materiali più disparati ed improbabili.