Azuma Makoto trasforma i ciclisti nipponici in “messaggeri dei fiori” e li manda in giro sulle biciclette-origami a donare margherite ai passanti

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L’artista giapponese Azuma Makoto conosciuto in tutto il mondo per le opere ironiche, fuori dall’ordinario, sempre, rigorosamente, glamour e a tema botanico, questa volta si è inventato i “messaggeri dei fiori”.
Cioè un gruppo di persone, di origini giapponesi, che fino a maggio sono andate in giro per San Paolo del Brasile su delle biciclette-origami. Donando fiori ai passanti.

L’opera di Azuma Makoto si intitola “Flower Messages” e mischia installazione e performance, tradizione e contemporaneità. Il tutto irrorato di un’allure da colossal hollywoodiano dei vecchi tempi, con il suo esercito di 30 messaggeri-ciclisti. Oltre, ovviamente, a introdurre una nota partecipativa e a mettere due culture diverse a confronto.

“Flower Messages”, che può anche essere letta come un insieme di “sculture botaniche” in movimento, firmate da Azuma Makoto, mira a enfatizzare gli scorci di paesaggio cittadino con cui entrerà in contatto.

‘Il messaggero dei fiori è un’interruzione nel flusso nervoso della città, con un messaggio ispiratore completamente d’intrattenimento,’ dice Marcello Dantas, direttore di programmazione della Japan House ‘Improvvisamente quel posto che ieri era vuoto, oggi è pieno di fiori. Presto spariranno, ma rimarranno nel ricordo.’

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Con quest’opera Azuma Makoto ha anche voluto celebrare l’inaugurazione della “Japan House Sao Paolo" (un’istituzione dedicata al mostrare tutto il meglio del Giappone del XXI secolo alla comunità internazionale). E’ per questo che i ciclisti sono tutti di origini nipponiche. E intende porre l’accento sul modo speciale che il popolo del sol levante ha di intendere la natura.

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Non è la prima volta che Azuma Makoto trasforma i mezzi di trasporto in contenitori per le sue “sculture botaniche”. Un esempio è l’Ape Piaggio che ha realizzato per Fendi.
Per vedere altre originali performance ed installazioni con le piante come protagoniste oltre al sito di Azuma Makoto c’è il suo account di Instagram.

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La coloratissima street-art di Boa Mistura trasforma le favelas con l’antica tecnica dell’anamorfosi

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Magica

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Magica

Il collettivo spagnolo Boa Mistura con un mix di arte, design e sensibilità sociale è riuscito a trasformare le favelas brasiliane in un luogo che farebbe piacere visitare. Merito di una ricetta semplice: un colore (modaiolo) più una parola (dal significato senza tempo ma dai caratteri contemporanei). Il tutto cucinato secondo le antiche regole dell’anamorfismo.

Il team multidisciplinare Boa Mistura (che tra le altre cose l'anno scorso è stato ospite al MAXXI di Roma) ha recentemente aggiunto un nuovo tassello al progetto di street-art ‘Luz nas vielas (Luce nei vicoli) cominciato nel 2012 ed ambientato nelle favelas brasiliane. Le parole ‘Magica’ (magia) e ‘Poesia’ (poesia) hanno, infatti, fatto la loro comparsa rispettivamente dipinte su un fondo verde acido e lavanda.

Prima di queste scritte il collettivo spagnolo aveva scelto: ‘Amor’ (amore, in giallo), ‘Doçura’ (dolcezza, in rosa), ‘Firmeza’ (fermezza, in turchese), ‘Beleza’ (bellezza, in blu oltremare) e ‘Orgulho’ (orgoglio, ancora in giallo).

L’intervento di Boa Mistura si propone di semplificare la complessità spaziale dei vicoli con l’anamorfosi. In pratica le parole si estendono tra gli edifici secondo una traiettoria ben precisa. In modo che viste da un determinato punto sembrino diritte e chiaramente leggibili, in barba alla fuga prospettica. Quasi fluttuanti. Da vicino invece appaiono deformate.

L’anamorfismo o anamorfosi è un effetto di illusione ottica praticato dagli artisti fin dal Rinascimento. Dimenticato o quasi, è stato recentemente riscoperto da alcuni youtubers e street artists, che lo usano per realizzare la pittura 3d (è il caso di Stefan Pabst di cui ho parlato qui).

‘Luz nas vielas’ sia in passato che adesso è stato realizzato in collaborazione con gli abitanti. E intende mettere in luce gli aspetti positivi delle comunità che abitano le favelas. (via Streetartnews)

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Magica

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Magica

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Magica (durante la realizzazione insieme agli abitanti)

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Magica (durante la realizzazione insieme agli abitanti)

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, location prima dell'intervento di street art

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, location prima dell'intervento di street art

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Poesia

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Poesia

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Poesia

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Poesia

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Poesia

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Poesia

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Poesia

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, Poesia

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, location durante l'intervento di street art

Boa Mistura, Luz nas Vielas, 2017, location durante l'intervento di street art