Under the Weather la monumentale opera d'arte pubblica di Olafur Eliasson porta a Palazzo Strozzi anamorfosi ed effetto moiré

Olafur Eliasson, Nel tuo tempo. Installation view. photo: Ela Bialkowska OKNO studio. Courtesy: the artist and Palazzo Strozzi

Arrivando nel cortile di Palazzo Strozzi non si può non notare Under the Weather la monumentale installazione site specific ideata da Olafur Eliasson in occasione della importante mostra Olafur Eliasson: Nel tuo Tempo in corso a Firenze. L’opera è decisamente grande ma lieve. Eppure, con la sua sobria grazia, trasporta chi vi posa lo sguardo sopra in un mondo di ambiguità visiva, dove anamorfosi ed effetto moiré fanno la loro comparsa, per instillare almeno un dubbio nei pensieri del passante frettoloso.

L’universo di Olafur Eliasson è fatto di meraviglia e rigore conseguenziale, che trovano una sintesi tanto perfetta quanto inaspettata, come può esserlo soltanto quella tra arte e scienza. Ciò vale anche per Under the Weather. Composta da una grande struttura ellittica di 11 metri sospesa a 8 metri di altezza con dei tiranti, al centro del cortile rinascimentale, la scultura, non sembra incombere su chi alza gli occhi al cielo. Non gli nega la luce che filtra della grande struttura, ne la vista del cielo che incornicia l’installazione con generosi scampoli d’azzurro. Anzi, con il suo titolo sembra rendere omaggio al succedersi delle condizioni metereologiche e allo scorrere del tempo. Senza dimenticare che schermando quel rettangolo di cielo, libero al centro del palazzo, l’artista danese-islandese gli dà un certo risalto.

Ma chi guarda non ha neppure un momento per farci caso. Mentre si muove vede solo l’installazione che cambia forma ad ogni suo passo, prima ellisse poi cerchio. E sfarfallii di linee in bianco e nero

E’ l’effetto moiré. Si tratta di un fenomeno ottico che si crea quando due o più griglie (motivi simili), si sovrappongono generando un effetto di sfarfallio o interferenza visiva. Mentre a rendere fluida la forma dell’opera di Olafur Eliasson ci ha pensato l’anamorfosi.

"Il precedente più illustre di questa anamorfosi- ha scritto nel catalogo il direttore della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore, Arturo Galasino- è la pavimentazione della piazza del Campidoglio a Roma, su progetto di Michelangelo, ma l’ellisse si ritrova spesso anche a Firenze, dall’anfiteatro romano che lascia la sua traccia, come un fossile, all’interno del tessuto urbano, agli archi del Ponte Santa Trìnita, progettato da Bartolomeo Ammanati (1511-1592), che si riflettono nelle acque dell’Arno"

Olafur Eliasson crea Under the Weather per il cortile di Palazzo Strozzi con l’obbiettivo di mettere a confronto l’ambiguità e la mutevolezzala dell’opera con la rigida architettura rinascimentale dell’edificio quattrocentesco.

"L’installazione- scrive ancora Galasino- attraverso l’effetto moiré, destabilizza l’impressione della rigida architettura ortogonale di Palazzo Strozzi, mettendo in discussione la sua percezione di struttura storica stabile e immutabile. L’opera invita quindi i visitatori a muoversi e interagire con lo spazio."

In questo modo chi posa gli occhi su Under the Weather è spinto a compiere una serie di azioni: guardare verso l’alto, muoversi intorno alla scultura e prendere coscienza dei limti della propria percezione. L’esperienza in se non è fastidiosa ma leggermente destabilizzante. E molto personale: l’opera muta ad ogni passo e reagisce alla velocità del movimento di ognuno. A momenti è ipnotica.

"Cosa accade quando uno schermo ovale- ha scritto invece Olafur Eliasson- posto orizzontalmente sopra le nostre teste, crea effetti moiré che destabilizzano il nostro equilibrio (...) In breve: cosa emerge da queste trasformazioni spaziali? Spero di suscitare simili domande nei visitatori di questa mostra, poiché ritengo che una simile riflessione possa portarci a riconoscere il fatto che la nostra interazione consapevole e presente con gli spazi espositivi costituisce a tutti gli effetti una reinterpretazione attiva degli stessi."

Under the Weather di Olafur Eliasson rimarrà nel cortile di Palazzo Strozzi di Firenze per tutta la durata della mostra Olafur Eliasson: Nel tuo Tempo (fino al 22 gennaio 2023). L’installazione, ideata appositamente dal famoso artista nord europeo per la sede espositiva italiana, è un opera d’arte pubblica. Accessibile a tutti gratuitamente. Solo a chi ha il biglietto è, invece, rivolta la serie divisite guidate condotte da un educatore museale e da un fisico, intitolata appunto “Effetto Moiré”.

Olafur Eliasson, Nel tuo tempo. Installation view. photo: Ela Bialkowska OKNO studio. Courtesy: the artist and Palazzo Strozzi

Olafur Eliasson, Nel tuo tempo. Installation view. photo: Ela Bialkowska OKNO studio. Courtesy: the artist and Palazzo Strozzi

Olafur Eliasson, Nel tuo tempo. Installation view. photo: Ela Bialkowska OKNO studio. Courtesy: the artist and Palazzo Strozzi

Con “Nel tuo tempo”, Olafur Eliasson, trasforma Palazzo Strozzi di Firenze in un capolavoro tridimensionale di luce e colore

Olafur Eliasson: Nel tuo Tempo, Palazzo Strozzi, Firenze, Installation view. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio. In primo piano: Colour spectrum kaleidoscope In secondo piano: Firefly double-polyhedron sphere experiment

Nel tuo tempo in corso a Palazzo Strozzi è la più grande mostra mai dedicata in Italia a Olafur Eliasson. E ha già avuto un successo straordinario con i suoi 30mila visitatori a pochi giorni dall’inaugurazione. Si tratta di un’infilata di lavori vecchi e nuovi dell’artista danese-islandese, installati in un dialogo serratissimo con l’edificio quattrocentesco che li ospita. Tanto da alterarlo agli occhi del visitatore, farlo diventare parte dell’opera, via via che viene condotto in un percorso di luci, colori, emozioni e inganni percettivi. In una continua tensione narrativa tra rigore e leggerezza. Realtà e illusione.

Ad avviare lo spettacolo la monumentale Under the weather (fatta apposta per il cortile del palazzo fiorentino e accessibile a tutti). A chiuderlo la realtà virtuale (Your view matter, è disponibile anche online, gratuitamente a patto di usare un visore VR). Nel mezzo non c’è che l’imbarazzo della scelta, ci si può stupire e meravigliarsi incontrando un arcobaleno tra la nebbia al centro di una stanza (Beauty), o rimanere abbagliati da una grande figura geometrica che ruota proiettando ogni tono dello spettro cromatico (Firefly double-polyhedron sphere experiment).

Olafur Eliasson: Nel tuo Tempo, Palazzo Strozzi, Firenze, Installation view. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio. In primo piano: Under the weather

L’artista residente a Berlino, Olafur Eliasson, nella sua carriera ha colorato fiumi di un verde fluorescente, portato iceberg dai fiordi della Groenlandia al centro di Londra, fatto scorrere maestose cascate tra i grattacieli di New York e nel bel mezzo del parco della Reggia di Versailles. A decretarne la fama fu The Weather Project (2003) alla Turbine Hall della Tate Modern di Londra, dove un sole luminosissimo si stagliava in uno spazio ampliato da uno specchio collocato a soffitto e reso rarefatto da nebbia artificiale di zucchero e acqua. La sua arte, nutrita dalla scienza e connotata da una forte impronta ambientalista (non a caso è stato anche premiato al World Economic Forum di Davos) è stata influenzata da James Turrell, Robert Irwin e Bruce Nauman (attualmente in mostra a Milano proprio con i lavori che più hanno lasciato il segno sulla ricerca del danese-islandese).

Olafur ha uno studio artistico, fondato come laboratorio di ricerca spaziale, in cui lavorano numerosi dipendenti e collaboratori (architetti, ingegneri, artigiani e assistenti). I resoconti di chi l’ha visitato si possono quasi confondere, fatte le debite proporzioni, con le descrizioni dell’ambiente aziendale nella Silicon Valley. D’altra parte, lui quando parla, spesso, non sembra un artista ma un politico. A Palazzo Strozzi, per esempio, ha detto: “Se grazie alla mostra Nel tuo tempo potremo trovare la consapevolezza del nostro ruolo attivo nella reinterpretazione di questo spazio come esperienza condivisa (…) allora mi auspico che possa costituire anche un invito a riflettere in modo analogo su altri spazi di cui facciamo parte: la famiglia, il luogo di lavoro, la comunità e la società. Essere consapevoli dei molteplici attori coinvolti in questa esperienza implica il riconoscimento della profondità e della complessità dei legami tra persone, luoghi e istituzioni (…)”.

Olafur Eliasson: Nel tuo Tempo, Palazzo Strozzi, Firenze, Installation view. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio. In primo piano: Tomorrow

Bizzarre dichiarazioni a parte, Olafur Eliasson, ha lavorato molto a lungo per preparare questa importante esposizione.: “Nel 2015 Olafur visitò per la prima volta gli spazi di Palazzo Strozzi- ha spiegato il Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra, Arturo Galasino- e rimase colpito dalla architettura rinascimentale, cominciando così una lunga conversazione tra lui e il palazzo quattrocentesco, un dialogo complesso il cui senso si riassume nella esposizione odierna”.

Il confronto tra gli artisti contemporanei e l’edificio rinascimentale fiorentino è una caratteristica di tutte le mostre di Palazzo Strozzi (da quella dedicata a Jeff Koons a quella che ha visto protagonista Ai Weiwei). Ma nel caso dell’artista nord europeo, vuoi per le caratteristiche del suo lavoro vuoi perché abituato ad affrontare veri e propri progetti architettonici (ha fondato anche uno studio per l’architettura e l’arte insieme all’architetto tedesco, Sebastian Behmann), il dialogo con lo spazio si fa più profondo.

Così come quello con la storia dell’arte: tra anamorfosi, sezione aurea ed effetto moiré, colori alla Turner e riletture tridimensionali dello studio sulla luce degli Impressionisti e dei Divisionisti. Rendendo la mostra uno scenario in cui il pubblico si muove. Quasi sperimentando l’esperienza di essere protagonista di un capolavoro del passato.

Olafur Eliasson, Eye see you, 2006; acciaio inox, alluminio, filtro di vetro colorato, luce monofrequenza; ø cm 120, cm 230 x 120 x 110. Prova d’artista I. Courtesy of the artist; neugerriemschneider, Berlin; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles. Installation view: Palazzo Strozzi, Firenze. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio © 2006 Olafur Eliasson

Il titolo dell’esposizione, infatti, fa riferimento al tempo: “Nel tuo tempo è un incontro tra opere d'arte, visitatori e Palazzo Strozzi – ha detto Olafur Eliasson – Questo straordinario edificio rinascimentale ha viaggiato attraverso i secoli per accoglierci qui, ora, nel ventunesimo secolo, non come semplice contenitore ma come co-produttore della mostra. Non è solo Palazzo Strozzi ad aver viaggiato nel tempo. Come visitatore, ognuno di noi ha vissuto, con una relazione tra corpo e mente sempre diversa in modo individuale. Ognuno con le proprie esperienze e storie ci incontriamo nel qui e ora di questa mostra”.

Per completezza va aggiunto che l’idea di tempo alla base dell’esposizione, si riferisce anche al tempo meteorologico (si ritrova evocato in diverse installazioni e chiamato in causa direttamente in altre che si servono della luce naturale).

Nel tuo tempo di Olafur Eliasson è curata dal direttore generale della Fondazione Palazzo Strozzi Arturo Galasino e rimarrà a Firenze fino al 22 gennaio 2023. Si tiene in concomitanza con la presentazione di una nuova installazione site specific di Olafur Eliasson al Castello di Rivoli (Torino) in programma per il 3 novembre.

Olafur Eliasson, Beauty, 1993; faretto, acqua, ugelli, legno, tubo flessibile, pompa; dimensioni variabili. Courtesy of the artist; neugerriemschneider, Berlin; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles. Installation view: Palazzo Strozzi, Firenze. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio © 1993 Olafur Eliasson

Olafur Eliasson: Nel tuo Tempo, Palazzo Strozzi, Firenze, Installation view. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio. In primo piano: Just Before Now

Olafur Eliasson: Nel tuo Tempo, Palazzo Strozzi, Firenze, Installation view. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio. In primo piano: Your view matter

Olafur Eliasson, How do you live together?, 2019; acciaio inox, vernice (nera), lamina a specchio; cm 476 x 680 x 680 / cm 476 x 952 x 7,6. Courtesy of the artist; neugerriemschneider, Berlin; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles. Installation view: Palazzo Strozzi, Firenze. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio © 2019 Olafur Eliasson

Olafur Eliasson: Nel tuo Tempo, Palazzo Strozzi, Firenze, Installation view. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio. In primo piano: Fivefold dodecahedron lamp

Olafur Eliasson: Nel tuo Tempo, Palazzo Strozzi, Firenze, Installation view. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio. In primo piano: Your timekeeping window

Olafur Eliasson, Red window semicircle, 2008; specchio, faretto, treppiede, filtro colorato (rosso); dimensioni variabili. Ed. 1/3. Courtesy of the artist; neugerriemschneider, Berlin; Tanya Bonakdar Gallery, New York / Los Angeles. Installation view: Palazzo Strozzi, Firenze. Photo: Ela Bialkowska OKNO studio © 2008 Olafur Eliasson

La Ferita: Con l'anamorfosi JR apre allo sguardo (voyeristico) su Palazzo Strozzi di Firenze

La Ferita, JR. Photo by JR

La Ferita, JR. Photo by JR

E’ un gioco di specchi, dove l’anamorfosi e il bianco e nero, servono all’artista JR soprattutto ad amplificare lo straniamento. Qualcosa non torna. Palazzo Strozzi è vero ma immaginario, attuale ma vintage, è chiuso ma aperto. Servirebbe un’indagine in stile film giallo. Nell’attesa, l’architettura, l’arte, la fotografia e la Storia, si additano l’un’ l’altra per svelarci “La Ferita” (“The Wound”).

L’opera d’arte pubblica, monumentale eppure intima, che anima la facciata dello spazio espositivo più importante di Firenze per l’arte contemporanea, si chiama proprio così: “La Ferita”. Un titolo asciutto e minimale me non meno doloroso.

Il direttore del museo e della Fondazione Palazzo Strozzi, Arturo Galasino, commenta con cauto ottimismo: "La nuova opera di JR rappresenta un segnale forte di riflessione sulle difficili condizioni di accesso alla cultura nell’epoca del Covid-19 ma allo stesso tempo un’occasione per un nuovo coinvolgimento del pubblico all’insegna di valori come libertà, immaginazione creativa e partecipazione. Nell’attuale difficoltà di offrire occasioni di fruizione dell’arte in spazi tradizionali, la scelta di creare un’opera visibile a chiunque sulla facciata di Palazzo Strozzi diviene un invito a ritrovare un rapporto diretto con l’arte e una sollecitazione per nuove forme di condivisione e partecipazione."

L’opera di JR però non lo segue nella teoria del bicchiere mezzo pieno, è inquietante e dolente, nel suo essere spettacolare.

Per crearla, l’attento artista parigino, ha sperimentato contaminazioni inattese e inesplorate con la Storia dell’Arte: “Con riferimenti- spiega il materiale che accompagna l'evento- che spaziano dal Rinascimento all’epoca moderna, come e soprattutto al rovinismo, tendenza diffusa soprattutto nel Settecento in cui le rovine di antichi edifici vengono presentate come testimonianze di un passato glorioso in una drammatica riflessione sul destino dell’Uomo."

Fa anche pensare ad una foto bellica o a un catalogo d’annata. JR, usa sempre il bianco e nero, lo applica all’attualità con fiducia, in genere, per il suo saper essere vagamente celebrativo e denso di chiaroscuri (sia metaforici che reali), ma in questa installazione lascia che perda freschezza, giocosità, diventando quasi citazionista, consapevolmente vischioso.

L’installazione, poi, monumentale nel miglior stile JR, ha un lato voyerista: "La facciata- continua a spiegare il materiale- si trasforma dunque in un inedito trompe l’œil, un riferimento alle prospettive architettoniche, le rappresentazioni pittoriche illusive che dal Cinquecento, applicando sulle pareti gli studi prospettici, hanno consentito la figurazione di una profondità che oltrepassa la struttura muraria".

“La Ferita”, alta 28metri e larga 33, realizzata con un collage fotografico, va osservata da una ben precisa angolazione perchè l’anamorfosi compia il suo miracolo e tutti gli ambienti riprodotti si svelino davanti ai nostri occhi.

L’iniziativa è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Andy Bianchedi in memoria di Hillary Merkus Recordati (sostenitori Fondazione Palazzo Strozzi: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Fondazione CR Firenze, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi, Intesa Sanpaolo. Con il patrocinio dell'Institut français Firenze. Si ringrazia Galleria Continua per la collaborazione al progetto).

Insieme all'opera, Palazzo Strozzi ha disegnato anche un programma di appuntamenti online rivolti a tutto il pubblico (famiglie, scuole, adulti) per conoscere il lavoro dell’artista francese e interagire a distanza con l’installazione. In attesa di poterlo fare dal vivo.

La Ferita” di JR rimarrà a Palazzo Strozzi fino al 22 agosto 2021. Nell’attesa di poterla andare ad ammirare da Piazza degli Strozzi a Firenze, è possibile seguire l’account instagram dell’artista e quello del museo per vedere qualche immagine in più dell’opera.

La Ferita, JR. Photo by JR (particolare)

La Ferita, JR. Photo by JR (particolare)

La Ferita, JR. Photo by JR (particolare)

La Ferita, JR. Photo by JR (particolare)

Arturo Galasino e JR davanti a Palazzo Strozzi © photo Ela Bialkowska, OKNOstudio

Arturo Galasino e JR davanti a Palazzo Strozzi © photo Ela Bialkowska, OKNOstudio