Ci sono sale sontuose ricche di oggetti e decorazioni pregiate, altre raffinate, dai colori inaspettatamente vivi, che sembrano trascendere tuttavia una dimensione puramente mondana, fino a spazi più austeri. meditativi. E’ un caleidoscopio architettonico capace di stupire. E pensare che sono solo biblioteche.
Le più belle biblioteche del mondo. Catturate in un viaggio spericolato, dal medioevo al XIX secolo, da una serie di immagini del fotografo Massimo Listri..
Gli scatti ci accompagnano di biblioteca in biblioteca per ricomporre un mosaico di suggestioni molto diverse, che hanno al centro il concetto di sapere e il valore delle sue cattedrali. Fino a ricordarci che questi sale sono state spesso al centro della Storia.
Sono una più bella d’altra, sceglierne una sembra un’impresa, ma Massimo Listri non ha dubbi: “Sì c’è una biblioteca che preferisco- mi dice- è la biblioteca Anna Amalia a Weimar, dove ha lavorato anche Goethe. E' una biblioteca piena di libri , quadri e sculture neoclassiche.
E' la biblioteca dove io vivrei! “
La fotografia di Listri poi, tersa e vibrante, non si limita a documentare ma da’ vita a ogni singolo spazio, lo rianima. E non lesina nei dettagli. Con inquadrature aperte e spaziose incanalate in rigorose prospettive.
D’altra parte Massimo Listri non è un tipo qualsiasi. Figlio del giornalista Pier Francesco Listri, comincia giovanissimo a fare il fotografo. Esordisce con dei ritratti in bianco e nero di Eugenio Montale, Pier Paolo Pasolini, René Clair, Carlo Bo e Federico Zeri, per specializzarsi presto nella fotografia d’architettura e arte. Ha lavorato a lungo per FMR e AD. Ha esposto in alcuni dei più importanti musei del mondo. Stampa le sue foto in grandi formati senza cedere a compromessi sulla qualità, tant’è vero che solo tre macchine in tutto il mondo sono in grado di farlo. Ma i risultati si vedono e tra i suoi collezionisti conta Bill Clinton.
La serie dedicata alle biblioteche è diventata anche un libro intitolato: “Massimo Listri. The World's Most Beautiful Libraries”. Edito da Taschen, oltre a mettere in fila gli splendidi ambienti collezionati dal fotografo fiorentino, il libro li descrive con cura, mettendone in evidenza i punti salienti e ne ripercorre la storia.
Chiedo a Listri se fotografare biblioteche può essere più complicato di quanto ci si immagini : “Non ci sono particolari difficoltà quando uno si trova davanti a biblioteche così eleganti, armoniose e una diversa dall'altra!”