L’artista giapponese Yoshihiro Suda riproduce a grandezza naturale fiori delicati, apparentemente fragili e minuscole erbacce resilienti. Per farlo scolpisce con pazienza e maestria il legno di magnolia.
“Le prime piante da fiore emersero sulla Terra circa 140-150 milioni di anni fa-ha detto in un'intervista- e la magnolia fu una delle prime piante ad avere fiori. Si è evoluta nella sua forma attuale circa cento milioni di anni fa e, sostanzialmente, da allora non è cambiata. Mi piace il senso di storia che emana da questo fiore. Esistono diversi tipi di magnolia nel mondo, ma in Giappone il più comune si chiama hoonoki, e questo è ciò che uso come materiale. Per me è morbido e facile da intagliare.”
Le sculture di Yoshihiro Suda sono incredibilmente realistiche. In loro nulla è lasciato al caso: le venature delle foglie, i diversi volumi dei pistilli, le increspature dei petali. Persino dei piccoli buchi fanno la loro conmparsa e contribuiscono a rafforzare l’illusione di trovarsi ad ammirare qulcosa di vivo. Il colore completa questa operazione di metamorfosi del materiale da pesante, rigido, resistente, a leggero, flessibile, fragile.
Queste piccole opere affondano le loro radici nella storia dell’arte e della cutlrua giapponese. E’ evidente il loro rapporto con l’hanami (arte di ammirare i fiori) ma sono soprattutto le sculture in miniatura netsuke, che nel periodo Edo completavano l’abbigliamento degli uomini, a influenzarle.
Yoshihiro Suda è nato in campagna nella prefettura di Yamanashi, nei pressi del monte Fuji. Dopo essersi trasferito a Tokyo per frequentare la Tama Art University ha cominciato a sentire la mancanza delle bellezze della natura. “Andavo nei negozi di fiori per comprare fiori e iniziai a prestare attenzione alle piccole erbacce ai lati delle strade”. Così, passo dopo passo, sono nate le sue sculture.