5 mesi di lavoro per dipingere una sola statua. In un poetico mini-film

"The eye opener”  merita di essere visto. E’ un po’ un poetico mini-film e un po’ un documentario. Girato dal giovane cineasta parigino François Schick (che ha eseguito anche la musica al piano in sottofondo). E’ capace di raccontarci, senza una parola, e in meno di 5 minuti e mezzo, il tempo, la pazienza e l’esperienza ,che occorrono ad un monaco per dipingere una statua del Budda.
Le riprese di “The eye opener”, infatti, sono state fatte tra l’inizio di giugno e la fine di novembre del 2015. Nel monastero buddista Nalanda, nel sud della Francia. Cinque mesi, in cui il regista ha documentato il paziente lavoro di un maestro di arte sacra nepalese.
Perché cinque mesi, sono il tempo che occorre allo sherpa Sonan, solo per dipingere e decorare una statua del Budda.

Il piccolo documentario, comincia, quando Sonan, da’ le prime pennellate di giallo al volto dell’effige (solo alla fine ricoprirà tutta la pelle con foglia d’oro). Poi, ci  mostra velocemente, la precisione e la velocità del monaco nel tracciare le minutissime decorazioni. Per concludersi, quando Sonan, con mano sicura, dipinge gli occhi del Budda. 
Poi depone la statua completata e ricomincia da capo con una bianca.

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