Il fotografo Navid Baraty apre la dispensa e crea paesaggi spaziali commestibili
Per quanto si aguzzi lo sguardo, la serie di immagini “WANDER Space Probe”, del fotografo Navid Baraty, sembra catturare in tutta la loro magnificienza stelle, pianeti e nebulose. E invece, Baraty, ha immortalato fritelle, biscotti sbriciolati, cannella, pepe in grani, peli di gatto ed altri oggetti d’uso quotidiano.
Il fotografo di Seattle, infatti, per questa serie di scatti, usa un procedimento, non nuovo, ma che nelle sue mani raggiunge risultati inaspettati. Apre cioè lo scanner, appoggia varie cose sul piano, lascia aperto il coperchio e preme start. Le immagini che crea lasciano stupiti per la loro verosimiglianza.
Ma ad attirare ancora di più l’attenzione sul lavoro di Baraty, sono gli oggetti che appoggia sullo scanner. Quasi sempre vengono dalla sua cucina. Si spazia dai pancakes alla cannella, dallo zucchero al bicarbonato. Senza dimenticare i bicchieri (che rappresentano i pianeti) riempiti di burbon, acqua, latte di cocco ecc.
A volte poi, si serve dei peli di gatto.
"Ho tratto ispirazione dalle foto dello spazio ogni giorno- ha detto in un’intervista rilasciata al sito Mymodernmet- Così, mi sono chiesto se avrei potuto creare paesaggi spaziali, semplicemente spruzzando spezie sul vetro dello scanner per le stelle. E utilizzando liquidi in un bicchiere per creare i vortici naturali e le nuvole di pianeti. Sono stato davvero sorpreso di quanto realistici siano i risultati!”
Navid Baraty, ha lasciato l’ingegneria per dedicarsi alla fotografia e quando non è impegnato nei suoi progetti artistici, lavora come fotografo per clienti del calibro di National Geographic, Apple, Nasa, The Guardian e tanti altri. (via Mymodernmet)