Le nuove opere di Rowan Mersh come trini fatti con migliaia di minuscole conchiglie

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Il lavoro dell’ inglese Rowan Mersh (di cui ho già parlato qui) si situa in quel territorio di confine tra arte, design e fashion.

Mersh, infatti, con innegabile pazienza e capacità artigianale realizza opere di grandi dimensioni dal forte accento decorativo che assomigliano a tessuti pregiati (pizzi, tappeti dalle setole lunghe e morbide) ma sono fatte con migliaia di piccole, se non addirittura minuscole, conchiglie ancorate l’una all’altra.

L’artista, che in passato ha creato sculture da indossare e si è servito spesso di piume e scampoli di pelle, ha adottato questo materiale per la bellezza ma anche perché le conchiglie sono state spesso usate come moneta. Insomma, secondo Rowan Mersh sono in grado di evocare il concetto di valore e la sua natura arbitraria.

Ad interessarlo anche l’unicità di ogni guscio, che trova poi il modo di far combaciare ad altre migliaia. Come un complesso puzzle 3d. Il risultato sono composizioni che, perse rigidità e immobilità, si mostrano flessuose e dinamiche. Leggere, persino malleabili.
Tutte queste caratteristiche sono molto più evidenti negli ultimi lavori.

Le nuove opere di Rowan Mersh sono in mostra alla galleria Fumi di Londra (“Praeteritum, Praesens et Futurum”, fino al primo luglio).

“Praeteritum, Praesens et Futurum –  Latino per passato, presente e futuro ", dice lo scultore," è un momento di riflessione sulla mia pratica per andare verso il futuro. Ritengo che sia importante riflettere sulle mie precedenti opere per andare oltre l'ordine logico della progressione in modo creativo.”

Ma se avete voglia di vederle dal vivo e non ve la sentite di spingervi oltremanica non disperate perché tiene spesso esposizioni alla galleria Fumi di Porto Cervo.

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